Lunedì 6 novembre ha preso il via l’edizione 2023-24 del progetto One Team della Dolomiti Energia Trentino, che dopo la positiva esperienza della passata stagione si svilupperà anche quest’anno presso la Casa Circondariale di Spini di Gardolo a Trento. Il One Team è il progetto di responsabilità sociale di Eurolega, che vuole usare la pallacanestro per raggiungere un vero impatto nelle nostre comunità e proprio per questo il club bianconero ha deciso di tornare in carcere per proseguire un’attività che concretamente incide sulle vite delle persone e della comunità. “Abbiamo deciso di proseguire l’attività in carcere - spiega il One Team Manager Massimo Komatz che nella fase progettuale ha dialogato con l’area educativa della Casa Circondariale e con APAS (Associazione Provinciale di Aiuto Sociale per i detenuti, gli ex detenuti e le loro famiglie) - convinti che la continuità dia ancora maggiore efficacia all’esperienza. Abbiamo potuto apprezzare sia una crescita tecnica che soprattutto una crescita nelle competenze relazionali che comunicative delle persone che collaborano con noi” Il gioco della pallacanestro è uno sport che può trasmettere valori importanti per la vita delle persone, anche per chi nel proprio percorso può aver commesso qualche errore. Fare sport in carcere può essere un momento positivo non solo per contribuire al mantenimento di uno stato soddisfacente della salute psico-fisica, ma anche per migliorare la convivenza all’interno dell’Istituto, contribuendo ad abbassare il livello di tensioni e di conflitti. "Lo sport è libertà, è gioia di vivere e rispetto per l'altro sia compagno sia avversario - commenta Anna Rita Nuzzaci, direttore della Casa Circondariale di Trento - È rispetto delle regole, è vita: per tutto questo lo sport è uno degli strumenti con cui il nostro ordinamento penitenziario crede sia possa rieducare. Un grazie sincero a quanti si impegnano perché ciò avvenga" Il primo allenamento ha visto la partecipazione di dieci ragazzi, alcuni dei quali già presenti nella squadra One Team dell’anno scorso: a guidare il gruppo sarà ancora coach Marco Crespi, direttore dell’Academy bianconera, che con passione stimola i partecipanti a migliorare allenamento dopo allenamento.. “Tornare in carcere con il One team è una bella cosa. ‘Un corso di basket’, questo il titolo della domandina che chi vive lì deve fare per partecipare: si tratta di un titolo formale che non spiega le emozioni di un attimo che arrivano da coloro che sentono di doverne occupare infiniti di attimi. ”. In totale saranno dodici appuntamenti tra novembre e febbraio: ad ogni incontro saranno proposti esercizi che facilitino la relazione tra i compagni e la creazione di una vera e propria squadra, che sappia aiutarsi reciprocamente. Al secondo appuntamento è stato presente anche il One Team Ambassador Paul Biligha, che ricoprirà un ruolo importante per stimolare il One Team nel proprio percorso di crescita. Rispetto allo scorso anno c’è anche la novità della collaborazione con la Classe prima del Liceo Quadriennale IDEA del Liceo delle Arti di Trento e Rovereto, che elaborerà, e poi realizzerà delle proposte di soluzioni grafiche per migliorare dal punto di vista estetico la palestra.