Ancora una volta la Dolomiti Energia Trentino ha messo paura a una grande della pallacanestro italiana. Ma come già avvenuto un paio di settimane fa a Milano a casa dell'EA7, anche al PalaPentassuglia contro l'Enel Brindisi di coach Piero Bucchi all'Aquila Basket sono mancati i cinque minuti finali. Proprio quelli in cui invece Demonte Harper e compagni hanno trovato il cambio di marcia decisivo, segnando quattro triple in fila che hanno deciso l'incontro. 

LA CRONACA 

L'Enel Brindisi, ancora priva del suo centro titolare James Mays scavigliatosi due settimane fa nel finale della gara contro Caserta, parte aggressiva in difesa e consapevole di dover fare una grande partita sul perimetro in attacco. Le triple di Denmon (2), Henry (1) e Turner (1) paiono assecondare in pieno il game plan che Bucchi (12-6) ha orchestrato per nascondere le sue fragilità nel pitturato. La pazienza dei bianconeri nel cercare dentro l'area Owens (9 punti e 4 rimbalzi nel primo periodo) fanno però intendere che anche Buscaglia la gara l'aveva vista nel modo giusto. E quando si accendono anche Grant e Mitchell, la Dolomiti Energia chiude il quarto col puglio della grande squadra : 21-25 al 10'. 

A inizio secondo periodo però gli aquilotti tornano sulla terra, perdendo completamente il filo in attacco. Per oltre quattro minuti Spanghero & C. non muovono il tabellone, mentra tra i pugliesi Demonte Harper apre il gas da tutte le posizioni. La sensazione è che l'Enel possa scappar via prima dell'intervallo, ma Buscaglia ci mette una pezza inventandosi tre cambi di difesa consecutivi che tolgono ritmo a Bulleri e soci regalando un paio di boccate d'ossigeno in contropiede a Trento. Alla pausa lunga il tabellone del PalaPentassuglia recita 43-38. Non è ancora finita.

 

Nel terzo quarto infatti è battaglia vera. Mitchell cambia marcia e trova canestri da urlo in serie, Owens dentro l'area non è contenibile per i padroni di casa (nella foto Evangelista), che continuano a insistere troppo col tiro da fuori. Il crollo delle percentuali pugliesi dal perimetro fa il resto. Sul finire del periodo la Dolomiti Energia ha la chance giusta per vincere a Brindisi, ma sul 56-61 perde due brutti palloni in attacco e il solito Delroy James, come già nel primo e nel secondo quarto, tira fuori dalle secche i suoi con un canestrone nel momento del bisogno. Al 30' è 61-61. 

La volata finale è lanciata. L'Aquila ha ancora qualcosa da dire con Sanders e con le furbate difensive di Pascolo, ma quando Brindisi alza le sue percentuali dall'arco mettendo quattro bombe in fila, tra le quali quella decisiva è siglata dall'angolo da un Zerini che non ti aspetti, possono scorrere i titoli di coda. Vince l'Enel, e alla Dolomiti Energia restano solo l'onore delle armi e i 22 punti personali di Mitchell, i 19 con 9 rimbalzi di Owens e gli 8 a testa di Pascolo, Grant e Sanders per consolarsi. Per come si era messa a un certo punto, troppo poco. Ma è solo così che si può imparare a vincere su campi come questi. 

I TABELLINI 

Enel Brindisi: Henry 5, Denmon 18, Turner 12, James 10, Ivanov 10; Bulleri 1, Harper 18, Zerini 8, Cournooh 0, De Gennaro ne, Morciano ne. All. Bucchi

Dolomiti Energia Trento: Forray 5, Grant 8, Mitchell 22, Pascolo 8, Owens 19; Sanders 8, Spanghero 0, Baldi Rossi 4, Armwood 0, Flaccadori ne. All. Buscaglia

Arbitri: Seghetti di Livorno, Borgioni di Roma e Lo Guzzo di Pisa. 

LE DICHIARAZIONI 

Coach Maurizio Buscaglia (Dolomiti Energia Trento): “Avevamo cercato di lavorare per entrare nella gara con un buon impatto, perché ci aspettavamo un ingresso in campo aggressivo da parte di Brindisi. Così è andata, ma ci siamo dimostrati in grado di reagire e abbiamo mostrato di esserci anche noi. Poi nei momenti importanti del match siamo mancati sulle cose semplici. Piccole cose come un rimbalzo perso, un piccolo errore in attacco. Non abbiamo sbagliato macrosistemi, ma cose semplici, sui cui potremo lavorare. Quindi anche se poi nel quarto periodo ci siamo disuniti in difesa e ci siamo fermati in attacco, posso dire che abbiamo fatto una buona gara. Anche se perdere non è mai piacevole 

Coach Piero Bucchi (Enel Brindisi): “Sapevamo che sarebbe stata una gara dura, contro una squadra che aveva fatto soffrire molto sia Milano che Reggio Emilia, prima di battere Cantù. Trento ha confermato le attese anche con noi, mostrando di essere team pieno di talento e atletismo, capace di correre bene il campo. Credo che farà bene per tutta la stagione. Noi eravamo ancora privi di Mays e questo ci ha costretto a giocare molto sul perimetro. Anche troppo. Speriamo di poterlo recuperare presto”.

 

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