Quarta giornata di Legadue-Eurobet e l’Anticipo del Venerdì di Rai Sport 2 accenderà i riflettori al Pala Rubini dove l’AcegasAps Trieste affronterà la Givova Scafati. Le telecamere RAI torneranno in una città dove sono state mille volte a riprendere il basket , le squadre e i campioni di una città da sempre innamorata della palla a spicchi e ricca di tradizione vera e luminosa.
IL PUNTO – La Pallacanestro Trieste 20004, è la società che ha riportato il grande basket a Trieste: ultima partecipazione a un campionato professionistico nel ‘03/’04 in serie A con la squadra guidata da coach Pancotto, ma era un’altra società, non l’attuale) che vanta lunghissima tradizione e storia nel mondo del basket: dalla Ginnastica Triestina (Campione d’Italia 4 volte, nel 1930, ’34, ’40 e ‘41) all’era Stefanel di Boscia Tanjevic negli anni ‘90. Passando ai tanti figli di questa città diventati grandissimi personaggi del nostro basket.: dal carismatico e mitico Cesare Rubini, cui è ora intitolato il Pala Trieste, a Giulio Iellini, play della grande Ignis Varese, ad Alberto Tonut (il figlio gioca nella Trieste di oggi), all’era di Boscia Tanjevic e dei suoi figlioli.
La squadra di coach Dalmasson arriva a questa partita con un buonissimo ruolino di marcia. Due vittorie su tre gare in campionato (con l’Aget Imola e FMC Ferentino: entrambe in casa ed entrambe in rimonta, questione di carattere) e anche la qualificazione ottenuta ai quarti di Final Four-Eurobet eliminando tra l’altro la Tezenis Verona nel derby del Nord-Est. La Givova Scafati, che non nasconde grandi ambizioni, invece ha avuto sin qui un rendimento alterno: eliminata nelle qualificazioni Fina Four-Eurobet (ma ora ripescata, salvo che il ricorso del Nuovo Napoli Basket non venga accolto) e si troverà di fronte la Fileni BPA Jesi, ma in campionato dopo la buona partenza con la vittoria di Capo d’Orlando, sono arrivate due prestazioni non convincenti al MPrime-PalaMangano: prima vittoria rocambolesca con Trento grazie a un canestro impossibile di Mays allo scadere, poi un netto ko con la Centrale del Latte Brescia, sul proprio parquet, dove negli ultimi tempi Scafati aveva costruito una roccaforte inespugnabile: lo scorso anno: 13/13 in regular season e l’unica caduta all’ultima giornata con l’Enel Brindisi. Il ko con Brescia che è costato la panchina a coach Di Carlo, sostituito da Maurizio Bartocci in uscita dall’esclusa Napoli (un ritorno , per lui a Scafati)
LA SITUAZIONE – Trieste, dicevamo, in marcia serena, ma davanti alle telecamere di Rai Sport ha un peccato da farsi perdonare. Il ko di Brescia e quel tremendo primo quarto (24-4): cancellare quella brutta impressione lasciata agli appassionati di tutt’Italia, sarà un ulteriore motivazione di una squadra che , come detto ha già dimostrato carattere, reagendo anche al ko di uno dei suoi due USA, Brown, assente domenica scorsa contro Ferentino. Senza l’esperto USA l’AcegasAps perde il suo secondo realizzatore (12.5 a gara), il suo miglior rimbalzista e terzo assoluto in Legadue (9.5 a gara) e anche il suo play aggiunto, essendo Brown il miglior assist man di coach Dalmasson e ottavo assoluto con 3.5 a gara. Tra le altre cifre, ovviamente Thomas è il miglior realizzatore di Trieste con 20 a gara e quinto posto in classifica generale di Legadue, si conferma notevole tiratore ( il più preciso per Trieste, settimo in Legadue con 53.3%, 8/15 nelle prime tre gare); Ariel Filloy è un’altra pedina importante, finora mette in cascina 12 punti,3 rimbalzi e 2 assist n 29’ a gara, 47.1% da due, 37.5% da tre, infine interessanti le cifre dell’esordiente 19enne di Ruzzier, ultimo di una scuola dalla storia lunghissima come quella triestina, per lui in 27’ a gara 11.7 punti 4 rimbalzi, 2 assist, 50% da 2 e 83.3% ai liberi, da migliorare tiro da tre dove ha 16.7% e palle perse (3.3). Da segnalare anche l’apporto di un giocatore dallo spirito combattivo e per questo amato a Trieste come Luca Gandini (nato nella città giuliana quando il padre , portiere, giocava nella Triestina Calcio nel 1985; poi emigrato a Verona e ritornato nella città natale lo scorso anno per vestire la maglia Pallacanestro 2004) che porta a casa 6 punti e 6.3 rimbalzi in 28’ a gara e che domenica scorsa il 44enne Davide Cantarello (vedi più sotto capitolo curiosità), è tornato sul parquet per 7 minuti
LE ULTIME DAI CAMPI – In casa triestina piccoli acciacchi per Thomas, ma sarà del match, mentre non sarà della partita Brandon Brown, ancora ai box per l'infortunio al polpaccio sinistro patito la scorsa settimana: ne avrà ancora per 15 giorni, poi ricomincerà a lavorare con i compagni. Per la sfida contro Scafati la società di via Locchi si aspetta il pubblico delle grandi occasioni: per questo motivo ha messo in atto l'iniziativa Porta un amico al PalaTrieste, con prezzi scontati del 50% per ogni amico di un abbonato. Durante i time out e tra il primo e il secondo tempo saranno presenti un gruppo di ballerine per incitare il pubblico
Sul fronte Givova stop forzato per Antonio Porta, ai box per 7 settimane dopo lo scontro di gioco rimediato in occasione della gara con Brescia : lesione del collaterale mediale del ginocchio sinistro In panchina ci saranno gli under De Simone Beniamino e Gorga Francesco.
LE PAROLE DELLA VIGILIA – Coach Dalmasson presenta la situazione AcegasAps e il match: “Sarà una partita molto difficile, abbiamo già fatto un mezzo miracolo contro Ferentino,è vero che la squadra si è allenata con la serenità e la positività vista nel precampionato: è tuttavia difficile giocare senza Brown, ci manca qualche equilibrio a cui possiamo sopperire solo con entusiasmo impegno e volontà. Senza Brown - prosegue il coach - ci manca un riferimento in attacco e chili sotto canestro, speriamo di fare un altro mezzo miracolo restando a contatto fino all'ultimo con una squadra più tosta fisicamente e tecnicamente: ripetersi però sarà difficile. Sulla situazione dei campani il coach non si sbottona: Con l'esonero di Di Carlo Scafati ha messo i giocatori di fronte alle proprie responsabilità: non so cosa possa aver fatto Bartocci in due giorni ma sono sicuro che verranno qui arrabbiati e desiderosi di vincere. Se temo Slay? Temo in generale la loro fisicità.
Slay è una vecchia conoscenza di Jobey Thomas essendo stati compagni sia a Montegranaro che a Varese: E' un grande giocatore, faceva la differenza in Serie A e continuerà a farla in LegaDue, ha movimenti spalle a canestro ma anche una mano dolce: per limitarlo non basterà una prova difensiva super dei singoli, ma una gabbia di squadra, spiega l'americano.Protagonista del match contro Ferentino Ariel Filloy, autore del canestro decisivo: E' stato un momento, non avevo giocato molto bene ma io mi esalto nei momenti difficili, sono felice di averlo messo e spero di farne altri. Qui a Trieste mi trovo bene, la città e magnifica e il PalaTrieste, e lo dico senza essere ruffiano, è il Palazzo più bello di tutta Italia, serie A compresa: capisco perché tanti giocatori a fine carriera mettono radici qua. Filloy parla anche del campionato di LegaDue: Rispetto a qualche anno fa lo vedo più livellato, adesso vediamo cosa succede con Napoli ma sono convinto che almeno 9 squadre possano lottare per la promozione, ma se sbagli due partite di fila rischi di essere risucchiato sotto. Bisogna pensare soprattutto a non fare passi falsi in casa. Filloy quest'anno ha cambiato ruolo: da playmaker a cecchino con compiti di regia. Colpa di Michele Ruzzier: Per quello che ho visto finora, è un giocatore da serie A, forse addirittura da Eurolega come talento: se lavorerà sodo non vedo perché porre dei limiti alla sua carriera.
In casa Scafati è il debutto di coach Maurizio Bartocci:Sono arrivato solo da due giorni qui a Scafati e ho trovato una una situazione difficile per l'esonero del precedente allenatore. Bisogna ricostruire un pò di fiducia nel gruppo e ritrovare un pò di equilibri, dando un pò di serenità all'ambiente. Ho avuto modo di fare solo due allenamenti. Venerdi, in anticipo Rai, giochiamo contro una squadra di grande qualità con giocatori americani molto esperti che possono dare un' impronta importante alla partita. In primis, Jobey Thomas che ha pericolosità, tiro e punti nelle mani e può essere determinante. Interessante anche il playmaker giovane Ruzzier a cui Trieste ha dato molta responsabilità e sta rispondendo davvero molto bene.Dal canto nostro, dovremo controllare il ritrmo di Trieste che in casa gioca una pallacanestro brillante e spumeggiante, non dovremo concedere soluzioni facili sul perimetro essendo bravi ad avere intensità difensiva. In attacco dobbiamo avere la pazienza di costruirci tiri di squadra ed alternare bene il gioco interno con il gioco esterno.
Patrick Baldassare è reduce da una buona gara però persa e parla del momento della squadra:Questa è stata una settimana di transizione anche con il cambio di allenatore. Dobbiamo abituarci al nuovo allenatore e all'assenza del nostro playmaker titolare: dobbiamo andare a trieste con un animo battagliero, senza piangerci addosso. Solo così possiamo andare avanti. Dovremo stare attenti a Thomas, uomo che cercano con continuità, capace di uscire dagli schemi ed essere molto pericoloso. Trieste, però, anche contro Ferentino ha potuto contare su un ottimo gruppo di italiani: magari non hanno grandissima esperienza ma compensano con una grande voglia di fare. Dovremo essere bravi ad essere attaccati alla gara e al momento opportuno andare avanti nel punteggio per cercare di vincere la partita.
I PRECEDENTI – Non ce ne sono.Scafati Basket nei 12 campionati di Legadue nata nel 2001 ne ha disputati 10 ( tranne dal ’06 al ’08, quando era salita in A), la Pallacanestro Trieste è tornata tra i pro in questa stagione
GLI EX – Ce n’è uno : Ariel Filloy, oggi in maglia AcegasAps Trieste, ha giocato a Scafati nella stagione ‘09/’10 , totalizzando 26 presenze, 1166 punti (6.4 a gara, 8 nei play off), high in una gara 14.
LE CURIOSITA’ – Jobey Thomas (che ha giocato anche a Imola e Ferrara in Legadue e in A a Milano e Treviso l’anno scorso) e Roin Slay (che ha giocato anche a Pesaro, Caserta e ad Avellino lo scorso anno) sono stati compagni due volte in Italia: nel ‘06/07 al loro arrivo in Italia (il primo 26enne, il secondo 25enne), a Montegranaro, la loro prima stagione nel nostro campionato, e poi a Varese dal 2009 al 2011’
Davide Cantarello, tornato in campo domenica scorsa per 7’ alla bella età di 44 anni (nato a mestre il 10 maggio 1968) ha giocato in A1 nella Stefanel Trieste dall’89 a 94’, poi 4 anni alla Stefanel Milano ( con uno scudetto, nel ’96), un anno a Cantù, dal ’99 al ’06 alla Snaidero Udine e da lì fino alle ultime apparizioni trai pro in Legadue a Jesi fino al ’09 dove ha giocato qualche scampolo a Latina., poi tra i dilettanti a Monfalcone. Per il Canta in serie A1 494 presenze, , 1598 punti (high 18), 1378 rimbalzi (high 17), per una media carriera di 3.7 punti e 3.2 rimbalzi in 16.6’ di gioco ,