Maurizio Buscaglia (coach Dolomiti Energia): “Sono molto contento di questa vittoria. Sono contento perché volevo che la squadra affrontasse la gara con la durezza adeguata a un match di questa complessità, e che non arrivasse alla partita ripartendo solo dall'entusiasmo delle vittorie precedenti. In settimana avevo già visto segnali positivi, perché ci siamo allenati tranquillamente nonostante il grande entusiasmo che c'era nell'ambiente attorno a noi. E questi segnali si sono poi tradotti in fatti. Magari non dall'inizio, perché non siamo partiti bene, aggressivi come necessario. Nei due periodi centrali però siamo riusciti a crescere in modo importante, soprattutto in difesa, e migliorando il nostro saldo recuperate-perse. Magari in qualche frangente ci siamo incaponiti a cercare alcuni mismatch oltre il necessario, ma credo sia un passo che dobbiamo fare per crescere; quindi anche se abbiamo perso un po' di coralità nel farlo non sono preoccupato. Anche perché poi quella coralità l'abbiamo ritrovata. E poi abbiamo sopperito molto bene all'assenza di Mitchell, mettendo quell'energia necessaria in più.
La partita dei nostri italiani? Sono ragazzi che sanno cosa significa giocare su questi campi. E con i limiti che possono anche avere, in queste situazioni riescono a fare quello che serve. E questa è una cosa importantissima che loro possono trasmettere – e stanno trasmettendo - agli americani. Grant ad esempio anche stasera ha fatto una marea di piccole cose importanti, di quelle che magari non finiscono nello scout ma sono importanti per un allenatore.
L'infortunio di Tony? Ha preso un colpo alla mano in allenamento: un colpo importante ma non grave. Tutti gli esami fatti hanno escluso ulteriori problemi ma il ragazzo non era nelle condizioni di giocare. Faremo altri esami e speriamo di recuperarlo presto, magari già per il 26. Ma la risposta definitiva la darà lo staff medico.
Pascolo? Forse ho sbagliato io a rimetterlo a tre minuti dalla fine. Comunque dovrebbe essersi trattato di una iperestensione, ha già fatto le scale da solo per rientrare in spogliatoio. Probabilmente è stata più la paura di sentire un movimento della botta in sé. Ma anche qui aspettiamo gli accertamenti dello staff tecnico”.
FILIPPO BALDI ROSSI (Dolomiti Energia): “Oggi nonostante mancasse il nostro migliore terminale offensivo, abbiamo fatto una buona gara. Che ha evidenziato la bontà del lavoro svolto da società e staff tecnico nel costruire la squadra, tenendo lo zoccolo duro dell'anno scorso, e inserendo giocatori americani di grande atletismo e capacità tecniche oltre ad un giovane di grande talento e qualità come Flaccadori. Le Final Eight di Coppa? Ogni settimana il coach ci dice che la gara che ci aspetta vale due punti. E noi ci concentriamo su quello. La qualificazione alla Coppa non è matematica. Noi pensiamo solo a fare il meglio in ogni gara per arrivare il più in alto possibile”.
SANDRO DELL'AGNELLO (Consultinvest Pesaro): “Non ci giro intorno. In attacco, e sottolineo in attacco, siamo stati pessimi. Tolto il primo quarto abbiamo segnato pochissimo, tirando col 25% dal campo. Abbiamo fatto più tiri di loro, preso più rimbalzi, e abbiamo perso di venti. Ma a basket se quando tiri non fai canestro non vinci. E' semplice. In difesa abbiamo fatto errori, ma se ricordate bene Trento ha fatto 7 canestri al 24esimo secondo dell'azione. Senza di quelle giocate, frutto del talento degli avversari e non di nostri limiti, la gara avrebbe avuto un altro sviluppo. Il problema è stato offensivo, abbiamo avuto scarsa qualità nell'esecuzione giochi e di conseguenza abbiamo avuto scarse percentuali di tiro”.
MARCO SPANGHERO (Dolomiti Energia Trentino): “Abbiamo vinto una partita che si presentava durissima dal punto di vista mentale. E siamo riusciti a sopperire all'assenza di Tony, che è il nostro prima terminale offensivo, senza soffrire troppo. Insomma, credo abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, rispondendo di gruppo alle difficoltà”.