Il giorno dopo la finale di Adecco Cup 2014 è tempo di bilancio sulla partecipazione dei bianconeri ad una sfida che ha tenuto per 45’ tutti con il fiato sospeso. E il bilancio non può che farlo il numero 1 della società trentina, ossia il Presidente Luigi Longhi. «Faccio subito una premessa: in due anni nel secondo massimo campionato nazionale siamo arrivati per due volte in finale di coppa, vincendo la scorsa stagione e perdendo quest’anno dopo un tempo supplementare. Direi che il bilancio è quindi comunque positivo, e questi risultati, insieme a quelli che stiamo ottenendo in classifica, ci hanno reso una realtà riconosciuta all’interno del panorama nazionale: stiamo facendo bene con i nostri mezzi, muovendoci in base alle nostre effettive possibilità con grande impegno e dedizione» La sconfitta in volata contro Biella è arrivata al termine di una partita di rara bellezza ed intensità, in cui si è cominciato a percepire quel «clima playoff» che i ragazzi di coach Buscaglia vorrebbero presto tornare a respirare: «E’ stata una partita davvero molto impegnativa, sotto tutti i punti di vista: naturale che ci sia un po’ di rammarico quando il punteggio è così equilibrato, ma bisogna dare credito ai nostri avversari. Detto questo, senza cercare alibi, devo ammettere che, soprattutto nel finale, quando la partita era al culmine di intensità e nervosismo, non mi ha soddisfatto la direzione di gara della terna arbitrale». Per l’ennesima volta il pubblico trentino ha fatto la sua parte anche lontano dal PalaTrento sul parquet di Rimini: «Ormai stiamo diventando una splendida comunità di persone unite dalla passione per la pallacanestro che ha piacere di seguire la squadra anche in trasferta: ho già ringraziato tutti, ma ci tengo a ribadire la mia gratitudine a tutti quelli che ci hanno seguito a Rimini, non esattamente un palazzetto vicino alla nostra città». Adesso l’obiettivo è già Torino, dove l’Aquila affronterà domenica prossima Mancinelli, Amoroso e compagni: «Ci aspetta un finale durissimo, lo sappiamo, ma siamo carichi e la squadra che ho visto ieri anche dopo la partita ha tanta rabbia e voglia di vincere. Sarà una battaglia, perché anche Torino dopo la sconfitta nei quarti contro Ferrara avrà desiderio di riscatto».