Ci si allena anche l’ultimo dell’anno e il primo dell’anno in casa Aquila Basket Trento: sabato si gioca a Biella contro la squadra terza in classifica e i ragazzi di coach Buscaglia vogliono iniziare il 2014 con il piede giusto. Ovviamente il clima in casa bianconera non può che essere positivo: la vittoria in casa contro Trapani ha regalato l’accesso alla Adecco Final Six di Rimini oltre che il primo posto al termine del girone di andata. E per coach Buscaglia, per Toto Forray e Marco Spanghero si tratta delle quarta fase finale di Coppa Italia consecutiva in quattro anni di Aquila Basket. «Siamo contenti che i due punti conquistati contro Trapani ci abbiano regalato la qualificazione alle finali di Adecco Final Six –commenta proprio coach Buscaglia- abbiamo vinto una partita difficile ma importante per verificare la nostra capacità di reazione dopo la sconfitta di Casale. Mi fa piacere ricordare che si tratti della quarta finale consecutiva perché dà continuità storica al percorso mio, di Toto e di Marco. Lo scorso anno alla Final Four ci eravamo arrivati dopo alcuni turni di qualificazione, questa stagione invece venivano premiate le prime quattro in classifica al termine del girone d'andata, sembrava a tutti un obiettivo difficilissimo da raggiungere invece ci siamo tolti anche lo sfizio di presentarci in semifinale come primi assoluti nel girone Gold. Questo ottimo finale di girone e la conquista del titolo di campioni d'inverno ci danno la consapevolezza di che squadra siamo e di cosa siamo capaci, devono essere un punto di partenza su cui costruire il resto della stagione». Anche perché le avversarie non restano certo a guardare: «Il livello adesso sale, lo sappiamo, aumenteranno col passare delle partite lo stress, la tensione, l'intensità, ma le nostre vittorie ci hanno dato morale e spinta per fare ancora meglio: siamo una squadra che l'esperienza deve trovarla strada facendo, all'interno di ogni match e di ogni azione. Ora possiamo programmare con fiducia e convinzione il nostro lavoro sia per quanto riguarda il vivere partita per partita che più a lungo termine per arrivare con la giusta benzina nel serbatoio per quando conterà di più». Con la vittoria su Trapani è andato in archivio un anno solare indimenticabile e costellato di grandi soddisfazioni: «ll 2013 è stato un anno davvero super, ed è bello vedere come il cerchio si è chiuso perfettamente: è nato a marzo con la vittoria nella Final Four di coppa al PalaTrento e si conclude con la qualificazione a quella di Rimini. Elemento comune, la straordinaria risposta del nostro pubblico, che forse proprio a partire da quel grande evento di basket e dai bei risultati nei playoff successivi ha compiuto il definitivo salto di qualità in termini di conoscenza dello sport e delle dinamiche di questa squadra: mai come quest'anno noi tutti, staff e giocatori, abbiamo sentito sulla pelle le bellissime sensazioni che ci regala il nostro palazzetto. Quindi darei pieni voti a questo 2013 a tutti i livelli, quello tecnico, quello organizzativo e quello del pubblico».E per il 2014 gli obiettivi non sono molto diversi da quelli di inizio stagione: «Per questo nuovo anno in arrivo mi aspetto un ulteriore scatto di maturità e consapevolezza: il primo posto ci dà responsabilità, e questo è un campionato che nei nostri confronti sta già cambiando atteggiamento. Da un lato in questi primi mesi dovremo essere bravi a tenere come base quello che abbiamo costruito, dall'altra dovremo avere la cattiveria agonistica e il cinismo di un Rocky Balboa che mette alle corde il proprio avversario: lo possiamo fare perché abbiamo ancora margini di miglioramento importanti e perché lavoriamo nel modo giusto giorno dopo giorno».