Per la settima giornata di campionato la Bitumcalor Trento si mette in viaggio in direzione Puglia per giocare contro la Liomatic Group Bari domenica 30 ottobre alle ore 18.00: per la Bitumcalor si tratta della terza trasferta nella conference sud delle sei totali che la squadra bianconera dovrà affrontare in questo campionato.
La squadra pugliese, che gioca nel DNA grazie ad una della quattro wild card, ha finora 4 punti in classifica, ma di fatto, così come la Bitumcalor Trento, ha vinto tre incontri tra quelli disputati finora: mancano alla formazione di coach Putignano i due punti della vittoria contro Torino, perché il Giudice Sportivo ha assegnato la vittoria a tavolino a Torino per l’utilizzo di Lazovic, che non poteva invece essere schierato da regolamento. Bari ha confermato dalla passata stagione il solo ’89 Domenico Barozzi, ala di 198 cm, 5.7 punti e 2.8 rimbalzi, ma ha preso da Ostuni, ripescata in LegaDue dopo aver mancato di un soffio la promozione ai playoff con la guida proprio di Putignano, tre giocatori di qualità ed esperienza come “Mimmo” Morena, 41 anni, 9.2 punti e 6.3 rimbalzi in 30’, Silvio Gigena, 36 anni, 9.3 punti e 5.2 rimbalzi, e Antonio Ruggiero, 30 anni, 12 punti e 4 rimbalzi più il giovane play 22enne Marco Bona, 11 punti di media finora con il 33% da tre. I quattro ex Ostuni compongono il quintetto assieme all’ala Marco Cardillo, 26 anni, 12.2 punti e 4.5 rimbalzi: Cardillo è un nome noto al pubblico bianconero, perché ha giocato da protagonista per due stagioni nel capoluogo trentino dal 2005 al 2007, fino alla finalissima playoff contro la Reyer Venezia per la promozione in B1 nel suo primo anno trentino. La squadra pugliese è completata, e in maniera egregia, da due under di grande impatto: il 19enne scuola Varese Fabio Mian, 9 punti con il 36%, e il lunghissimo maltese Samuel Deguara, 20 anni, 224 cm, 4 punti e 4.3 rimbalzi finora. Per Trento quindi si tratta di una gara molto impegnativa contro un’avversaria che non può che stimolare i trentini a fare bene in un momento in cui comunque non mancano le motivazioni, visto che Trento deve riscattare l’opaca prova di venerdì scorso con Matera.