Prosegue l’estate di lavoro in casa Aquila Basket Trento: si lavora alla costruzione della squadra che disputerà la prima stagione di LegaDue della società bianconera. La LegaDue è stata conquistata da una squadra e uno staff, che hanno davvero lavorato in grande armonia. Tra i protagonisti dello staff tecnico c’è senza dubbio Giuseppe Della Godenza, alla sua seconda promozione in LegaDue da assistente dopo quella conquistata a Montegranaro. A distanza di dieci giorni dall’ultima gara ufficiale vediamo quello che resta di una splendida annata.
“Rimangono i rapporti umani che si sono creati all’interno dello staff e con i giocatori - commenta coach Della Godenza - È stata un’annata eccezionale da questo punto di vista e quindi il sapere, al di là di tutto, che la trasferta di Ferentino è stata l’ultima occasione in cui siamo stati tutti insieme, crea un po’ di dispiacere. E poi rimangono i miglioramenti dei giocatori: mi vengono in mente, ad esempio, la crescita di Pascolo, oppure il finale di stagione da protagonista di Spanghero, oppure ancora Fiorito, che è riuscito a fare bene nella sua stagione del riscatto. Oppure i senior, che hanno rinunciato a qualcosa a livello personale per dare qualcosa in più alla squadra. Ecco, penso che questi siano degli esempi, degli insegnamenti che serberò per il prosieguo della mia carriera.” Di una stagione lunghissima, fatta di 43 gare ufficiali, c’è un’immagine che per Della Godenza riassume la voglia di vincere della squadra. “L’immagine che mi rimane scolpita è la cena dopo gara 3 a Chieti, quando dagli occhi dei ragazzi si è capito che la sconfitta era stata un incidente di percorso e che in un modo o nell’altro gara 4 l’avremmo vinta noi.” La squadra è cresciuta moltissimo durante la stagione: quando si è percepito che poteva essere un gruppo che avrebbe vinto il campionato? “A livello “razionale” direi dopo la vittoria di San Severo e Anagni: sono stati giorni in cui abbiamo cementato il gruppo e in cui abbiamo avuto la consapevolezza di avere la personalità giusta per vincere in trasferta. E poi mi ricordo che parlando con un amico prima di gara 1 della serie playoff con Casalpusterlengo, ho detto che se avessimo vinto quella partita, saremmo arrivati fino in fondo. È stata una cosa detta così in modo istintivo, di quelle cose che ti senti dentro. Ma poi effettivamente così è stato.” Oltre a Trento, a salire in LegaDue, sono state Ferentino e Trieste: sono state loro le squadre più forti della D.N.A.? “Come in tutti i campionati che si chiudono con i playoff, hanno vinto le squadre più in forma a questo punto della stagione. Fa un po’ specie che non ci sia Omegna, ma questa è la legge di un campionato in cui con i playoff azzerano tutto e una settimana può compromettere l’intera stagione.”