Una difesa ritrovata
I passi avanti dal punto di vista della qualità difensiva di squadra della Dolomiti Energia sono stati una delle notizie migliori della partita contro Brindisi: la trasferta a Trieste che aveva chiuso l'anno solare 2020 dei bianconeri era stata condizionata dai troppi punti subiti (ben 92), mentre contro la seconda forza del campionato Trento ha saputo mostrare di nuovo l'impatto fisico e tecnico che ha sempre caratterizzato le migliori serate dell'Aquila nella stagione.
Contro uno dei migliori attacchi del campionato, una squadra capace di segnare più di 87 punti di media e con la migliore percentuale assoluta al tiro da due, la Dolomiti Energia ha saputo concedere appena 74 punti facendo tirare Brindisi 13/37 da due per un modesto 35,1%. Un dato che non è bastato ai bianconeri per strappare due punti che sarebbero stati davvero dolcissimi, ma che testimonia i passi in avanti concreti della squadra a due settimane di distanza dalla sconfitta con Trieste.
Per come si sta sviluppando l'identità di gioco della Dolomiti Energia, ci sono pochi dubbi sul fatto che questo tipo di sforzo e di qualità in difesa saranno fondamentali per tentare di togliersi grandi soddisfazioni quest'anno in ambito nazionale e continentale.
J-Mo ON FIRE!
Dopo un avvio shock da 11-0 di break subito in apertura di match, la Dolomiti Energia a Brindisi ha trovato la "scossa" offensiva dalle mani infuocate di Jeremy Morgan: la guardia americana ha segnato due bombe consecutive per dare un po' di colore al pallido primo quarto dei trentini, e per tutta la serata è stato uno degli uomini di riferimento per l'attacco dei suoi.
J-Mo ha chiuso il match con 19 punti a referto e un brillante 4/6 da tre, un dato che dimostra come Jeremy stia pienamente recuperando dal fastidioso infortunio all'indice della mano sinistra che ne aveva condizionato utilizzo e precisione nelle ultime settimane.
"E' stata una bella partita - ha commentato "a freddo" Jeremy rientrando verso Trento con la spedizione biaconera -, con entrambe le squadre a dare il massimo per provare a vincerla. Si è risolta proprio all'ultimo respiro, Brindisi ha fatto un canestro più di noi nel momento in cui si decideva la sfida. Peccato, però credo che la prestazione in generale rappresenti un passo in avanti per noi e da qui dobbiamo continuare a costruire e crescere. Fa sempre piacere tirare con buone percentuali e vedere la palla entrare nel cesto, non venivo da ottime performance al tiro anche complice un momento di forma condizionato dall'infortunio alla mano. Ora mi sento molto bene fisicamente e spero di poter dare un contributo alla squadra per vincere più partite possibili".
Dopo il combinato 1/7 dall'arco contro Cantù e Trieste, Morgan è tornato in azione!
Vic doin' his thing
Il plus/minus non è una scienza esatta, ma ieri sera Victor Sanders nei suoi 28 minuti in campo ci ha ricordato che tipo di impatto possa avere nelle due metà campo: con lui sul parquet il parziale in favore di Trento è stato di +12, il migliore tra le fila degli ospiti.
La creatività offensiva di Vic è stato uno dei fattori che ha permesso a Trento di chiudere avanti la prima metà di gara, ma come detto Sanders si è fatto valere anche in difesa, prendendosi carico con efficacia del migliore realizzatore di Brindisi Harrison per parecchi minuti.