L’occasione per tracciare un bilancio della stagione 2020-21 chiusa ai quarti di finale playoff e nelle Top 16 di EuroCup e allo stesso tempo per delineare le prossime tappe del club in vista della nuova stagione: il general manager della Dolomiti Energia Trentino Salvatore Trainotti ha incontrato i media in una conferenza stampa trasmessa anche in diretta sui canali social bianconeri rispondendo alle domande di giornalisti e tifosi, analizzando gli alti e i bassi della squadra e pensando a come sarà l’Aquila del futuro, in campo e fuori.
La stagione.
«Apro con due battute sui playoff, perché nonostante l’eliminazione nel giro di quattro giorni contro Milano credo che vada rimarcato il merito delle persone che ci hanno permesso di arrivare fino a lì: non si è trattato di un miracolo, ma è stato il frutto del lavoro quotidiano, staff medico e tecnico su tutti. Aggiungo un elemento che non avevo sottolineato: siamo stati l’unica squadra a non aver inserito giocatori durante la stagione, abbiamo confermato la nostra cultura societaria dando fiducia al talento e all’impegno del gruppo. Chiusa l’avventura con la serie contro Milano ora volgiamo lo sguardo verso il futuro e cominciamo a pianificare».
L’allenatore.
«Capisco che l’attenzione dei tifosi in questo momento sia legata alla figura dell’allenatore: come ho avuto occasione più volte di ribadire, coach Molin ha svolto un lavoro eccellente e il suo contributo è stato fondamentale, d’altronde le sue qualità come persona e come uomo di pallacanestro non le scopriamo certo oggi. Con lui in questi giorni ci siamo confrontati sulle idee di sviluppo del progetto Trento nei prossimi anni e le abbiamo condivise: presenterò al CDA e alla Fondazione questo progetto tecnico condiviso e nel momento in cui ogni casella sarà a posto la prossima settimana definiremo il tutto ufficialmente».
Il roster.
«Sono contento dei giocatori che abbiamo avuto a Trento quest’anno, hanno giocato – chi più, chi meno – una buona stagione. Nel momento di difficoltà della stagione tutti hanno messo al primo posto le esigenze della squadra e non quelle dei singoli, si sono compattati e il talento è venuto a galla: chi ha allestito la squadra ha fatto un buon lavoro. Chiaro che il sogno di ogni general manager sarebbe quello di confermare tutti quelli che hanno fatto bene, ma detto questo c’è un budget di mercato e ci sono le legittime ambizioni dei giocatori. Vorremmo tenere Victor Sanders, con lui abbiamo un altro anno di contratto per la prossima stagione; cercheremo di confermare anche JaCorey Williams, ma sappiamo che ci sono tanti altri general manager e allenatori che vorrebbero averlo nelle proprie squadre. Tutti i giocatori italiani hanno contratto anche per la prossima stagione».
Il club.
«Tra un mese avremo il budget definitivo per la nuova stagione, guardando alla storia del club me lo aspetto in linea con quello delle ultime settimane anche considerando l’assetto societario particolare in cui non c’è un proprietario unico. Non possiamo fare voli pindarici, chi investe in Aquila Basket non lo fa innanzitutto per vincere, ma ma per la serietà e la solidità del club e per valorizzare progetti come la Dolomiti Energia Basketball Academy e AquiLab, due rami della società portati come esempio anche in Europa. Usciamo da un anno e mezzo molto difficile per tutti, che però ci è servito per crescere e pensare a cosa si possa fare meglio per farci conoscere anche da chi abbiamo vicino e a come migliorare i servizi per chi ci segue, dagli sponsor ai tifosi».