Una grande esercitazione per conoscere e sperimentare le manovre di primo soccorso: si è tenuta questa mattina “Viva! Trento” l’evento organizzato in occasione della dodicesima edizione della settimana della rianimazione cardiopolmonare che Italian Resuscitation Council promuove in tutta Italia. Erano circa seicento le bambine e bambini delle quinte classi delle scuole primarie di Trento, con i loro insegnanti, presenti oggi a «Il T quotidiano Arena» per imparare, giocando, come contattare l’emergenza sanitaria e come effettuare le manovre di primo soccorso come massaggio cardiaco e utilizzo del defibrillatore. Un’iniziativa organizzata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) del Trentino, attraverso l’Unità operativa Trentino Emergenza e Italian Resuscitation Council (IRC), con il coordinamento degli Assessorati provinciali all’istruzione e alla salute della Provincia autonoma di Trento e la collaborazione del Comune di Trento e di Aquila Basket.
«Le scuole rappresentano il contesto ideale per promuovere la salute e la prevenzione: formando fin da piccoli i nostri alunni possiamo insegnare loro competenze essenziali che li accompagneranno per tutta la vita, dall’alimentazione sana alla pratica sportiva e, non meno importanti, alle tecniche di primo soccorso. L'evento di oggi, che coinvolge oltre 570 bambini delle quinte elementari di Trento e frazioni, è un esempio concreto di come le scuole possano essere protagoniste nella diffusione della cultura del soccorso e della responsabilità. Oggi è davvero un’emozione essere qui e vedere il palazzetto dello sport colorato di rosso e arancio: questo evento, frutto di una stretta sinergia tra Assessorati e di una rete importante fra Azienda sanitaria, volontari, Comune di Trento, Aquila Basket, Trentino Itas Volley, è fondamentale sotto il profilo della prevenzione, perché educare fin dall'infanzia a intervenire tempestivamente in situazioni critiche come l’arresto cardiaco, significa investire non solo nel benessere individuale dei bambini, ma anche nel futuro della nostra società», così la vicepresidente e assessore all'istruzione Francesca Gerosa.
«Oggi è davvero un bel momento, siamo certi che lo porterete nel vostro cuore per tutta la vita. Si tratta di uno degli obiettivi che ci siamo posti nei giorni scorsi fra Assessorati all'istruzione e alla salute per diffondere a livello scolastico progetti di prevenzione, benessere e promozione sportiva, affinché i bambini di oggi crescano come adulti consapevoli della propria salute e pronti a contribuire al benessere collettivo. Sappiamo che l’arresto cardiaco è una delle principali cause di morte in Europa, e in Italia, l'obiettivo è proprio quello di fare prevenzione e formazione, di costruire una cultura del soccorso che potrà salvare vite. L’auspicio è che voi bambini, oltre a imparare queste tecniche, vedendo i professionisti del soccorso sanitario e i tanti volontari che sono qui oggi, possiate appassionarvi a chi di lavoro si dedica ad aiutare le persone in difficoltà», queste le parole dell'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina che ha portato anche il saluto del presidente Maurizio Fugatti e della Giunta intera.
«Le iniziative come quella di oggi sono importanti per far conoscere fin da piccoli l’importanza di intervenire rapidamente in caso di emergenza, ma anche per far conoscere le professioni sanitarie alle nuove generazioni», ha detto il direttore generale di Azienda provinciale per i servizi sanitari, Antonio Ferro, nel salutare i partecipanti alla manifestazione.
«Trentino Emergenza – ha affermato il direttore Andrea Ventura – è da anni impegnato a sensibilizzare sull'importanza di saper riconoscere e affrontare un arresto cardiaco perché è scientificamente dimostrata l’importanza di intervenire rapidamente e quindi conoscere le manovre di rianimazione fin da giovani. Da anni svolgiamo attività formative sul primo intervento sanitario per gli alunni e le alunne degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado e degli istituti professionali con una copertura del 97% degli istituti trentini. Con quest’anno è in fase di avvio un progetto di formazione con le scuole secondarie di primo grado e con questo evento coinvolgiamo anche gli alunni più piccoli».
«È fondamentale formare i giovani affinché siano in grado di eseguire correttamente le manovre salvavita, dal massaggio cardiaco all’utilizzo del defibrillatore. Basti pensare che ogni anno in Europa si verificano circa 600mila arresti cardiaci extraospedalieri, di cui 60mila solo in Italia, e che si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovre salvavita» sostiene Alberto Cucino, anestesista rianimatore di Apss e coordinatore del comitato scientifico di Italian Resuscitation Council (IRC), la società scientifica che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare. «Una maggiore partecipazione della popolazione ai corsi di rianimazione cardiopolmonare può aumentare la percentuale di chi interviene e, di conseguenza, anche il tasso di sopravvivenza delle persone che ne sono colpite: il nostro obiettivo come IRC è proprio quello di diffondere questa cultura del primo soccorso, già a partire dai primi anni di scuola. In Svezia, Danimarca e Giappone – per esempio – la percentuale di persone formate ha superato il 30% della popolazione e questo ha aumentato il tasso di sopravvivenza fino a triplicarlo».
Fra i presenti anche l’assessore del Comune di Trento, Alberto Pedrotti, che ha messo in luce l’importante ruolo del volontariato nell’anno in cui Trento è proprio Capitale europea del volontariato, le consigliere provinciali Stefania Segnana ed Eleonora Angeli, il presidente di Trentino Solidale, Giorgio Casagranda, il club manager di Aquila Basket Michael Robinson con i giocatori Eigirdas Zukauskas e Antonio Barra, nonché per ITAS Trentino Marco Pellacani e Bela Florian Bartha con l’allenatore Fabio Soli.
L'arresto cardiaco è una delle principali cause di morte nel mondo. In Italia, si verificano circa 60mila casi di arresto cardiaco ogni anno, con un tasso di sopravvivenza che si attesta intorno al 5-10%. Tuttavia, la probabilità di sopravvivenza aumenta significativamente quando vengono applicate precocemente le manovre di rianimazione cardiopolmonare e viene utilizzato un defibrillatore automatico esterno (DAE) entro pochi minuti dall'evento. Il concetto di catena della sopravvivenza, promosso dalle linee guida internazionali, sottolinea l'importanza di un intervento rapido e coordinato, che inizia con il riconoscimento dell'arresto cardiaco, prosegue con l'attivazione dei servizi di emergenza (chiamata al 112), l'esecuzione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e, se disponibile, l'uso del DAE.
La diffusione delle competenze di primo soccorso è cruciale, in particolare tra i più giovani, che possono diventare moltiplicatori di questa cultura salvavita all'interno delle loro famiglie e comunità. Secondo le linee guida internazionali e il progetto Kids Save Lives, insegnare ai bambini le basi del soccorso e della rianimazione cardiopolmonare è fondamentale per costruire una società più consapevole e pronta ad affrontare le emergenze.
Il mass training "Viva! Trento" è una delle tante iniziative che si tengono durante la dodicesima edizione di “Viva! La settimana per la rianimazione cardiopolmonare” che IRC promuove in tutta Italia dal 14 al 20 ottobre con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero dell’Istruzione, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e di Sport & Salute. Nel corso della settimana, saranno proposti in più di 20 città italiane incontri, giochi e simulazioni per fare conoscere le manovre fondamentali di primo soccorso e sensibilizzare sull’importanza di una corretta formazione, già a partire dalla scuola. L’evento di Trento ha coinvolto 571 alunne e alunni di 31 classi quinte delle scuole primarie del Comune di Trento, accompagnati da 50 insegnati.