Ha raggiunto già quota 100 adesioni in pochi giorni l’Associazione dei Tifosi, il TRUST AQUILA, presentata ufficialmente in conferenza stampa mercoledì scorso dal Presidente Luigi Longhi. Nel Consiglio Direttivo dell’Associazione, che rimarrà in carica fino all’Assemblea di giugno, a fianco al Presidente Longhi, tre figure provenienti dalla società civile che hanno aderito con entusiasmo al progetto che vede i tifosi coinvolti a pieno titolo nella società, dal momento che, una volta raggiunti i 500 associati, il Trust Aquila acquisirà il 40% delle quote. Uno dei membri del Consiglio Direttivo è Giovanni Scalfi, Presidente della Cooperativa di Insegnanti che gestisce l’Istituto “De Carneri” di Civezzano, dove è anche professore di lettere, e Consigliere Comunale a Trento. Giovanni Scalfi non è un neofita del basket, visto che fin da giovane ha simpatizzato prima per il Dolomiti Sport e poi per l’Aquila Basket. A lui chiediamo il perché della scelta di aderire al Trust, diventando anche membro del Consiglio Direttivo. “Innanzitutto aderire al Trust è un riconoscimento per i meriti di un percorso sportivo che negli ultimi anni ha visto un successo dopo l’altro: e questo lo dico da tifoso, appassionato, anche se non competente. Proprio per questo credo che Aquila Basket meriti attenzione da parte dei tifosi proprio per come sia cresciuta e si sia consolidata sul piano sportivo”. Ai risultati sportivi si aggiunge però anche qualche ulteriore aspetto. “Infatti, credo che il valore che ha questa esperienza sul territorio prescinda dalle vittorie, anche se da queste ne trae alimento. Aquila Basket, oltre ai risultati della prima squadra, è settore giovanile, solidità della struttura manageriale e di chi ci lavora da anni, crescita delle persone, capacità di coinvolgere aziende e sponsor senza leaderismi, senza padri padroni e senza figure carismatiche di cui si diventa dipendenti. E il Trust è la conseguenza e la naturale espressione di tutto ciò.” Giovanni Scalfi ha aderito al Trust, non soltanto associandosi, ma anche entrando nel Consiglio Direttivo, a testimonianza del fatto che davvero un uomo di sport come lui crede in un’idea come quella bianconera. “Il Trust nasce dall’idea della condivisone: ossia, un bene costruito nell’arco di 20 anni viene ora messo a disposizione dei tifosi e della città e non solo: infatti, io credo che la sfida di Aquila Basket e del Trust in particolare sia quella di uscire dai confini cittadini. Parafrasando un’espressione molto usata e abusata, Aquila Basket è un bene della città e un patrimonio della città, proprio per la qualità e le intensità delle motivazioni di chi tiene in piedi questo progetto. L’impegno sul piano dei valori, come si riconosce facilmente nel Presidente Longhi e in tanti altri che spesso a titolo gratuito sostengono questo progetto, va riconosciuto e premiato perché lo sport oltre che ad avere uno straordinario valore educativo e formativo è una valore per la comunità. E io credo che sia un valore positivo se non si limita al campanile o all’orgoglio cittadino, ma se diventa modello etico di una comunità, nel senso che pratica buoni comportamenti
in campo e soprattutto fuori dal campo. È un modello etico se stabilisce relazioni con le scuole, con il mondo del volontariato, si apre al contributo di tutti. E visto che queste idee sono idee condivise e concretizzate in Aquila Basket, credo che per Trento e per la comunità trentina Aquila Basket sia un modello in cui identificarsi, riconoscersi e scoprirsi comunità coesa, solidale e forte.”