Dopo l'importante successo sull'ostico campo di Imola, domani, lunedì 19 novembre l'U19 Nazionale di coach Alessio Marchini torna a calcare il parquet del Centro Sportivo Manazzon contro una delle grandi del campionato, ossia la Eagles Bologna, squadra dalla grande tradizione cestistica che arriva a Trento in un buon momento di forma.
Dopo il successo sul difficile campo di Imola, dove abbiamo interpretato bene la gara specie in fase offensiva con buone percentuali dal campo - spiega il responsabile del settore giovanile bianconero, nonché coach della Bitumcalor Trento U19, Alessio Marchini - siamo fiduciosi di poter far bene anche contro una squadra del calibro di Bologna. I punti conquistati in Romagna sono stati importanti, sia perché hanno dato continuità di risultati, sia perché ho visto la squadra muoversi bene, approcciare nel modo giusto la gara e coprire bene il campo. Il processo di crescita dei ragazzi di coach Marchini, che hanno vinto finora quattro della cinque gare giocate, passa dunque anche dal'impegnativo banco di prova rappresentato dalla Eagles. Certo, la gara di lunedì sarà delicata. Loro sono un collettivo importante, con molti giocatori di qualità e sin ora han sempre fatto bene. D'altro canto anche noi, con quattro successi in cinque gare viviamo un momento positivo e anche quando non abbiamo vinto, siamo comunque riusciti a esprimerci bene, cedendo solo per due punti. Risultati a parte, stiamo però crescendo e di questo sono soddisfatto. In questi risultati c’è l’impegno dei ragazzi e di tutto il nostro staff tecnico. Un miglioramento graduale e costante, in cui però il capo allenatore bianconero intravede ancora diversi margini di miglioramento. Soprattutto in difesa possiamo e dobbiamo fare meglio. A Imola abbiamo dimostrato qualche lacuna di troppo, compensata dalla buona prestazione della fase offensiva. Nell'uno contro uno e nella posizione sul lato debole dobbiamo crescere. Per essere una buona squadra le due fasi non possono essere disgiunte. Un lavoro, quello di coach Marchini, impostato sin da inizio stagione - ma già dai primi mesi dell'anno, quando fu chiamato in seno alla società di Via Fogazzaro per guidare il settore giovanile - sulla creazione di un'identità precisa e caratterizzante di tutte le squadre del settore giovanile aquilotto. Anche sotto questo aspetto stiamo lavorando bene. Certo, con i più piccoli è più facile provare a plasmarli su un determinato concetto di gioco e su un modo di fare basket, mentre diventa più complicato con i ragazzi già formati cestisticamente, come possono essere i ragazzi dell'U19. Ma nel complesso i frutti del lavoro iniziano a vedersi. Il pressing e la velocità, il provare ad allungare le difese avversarie, sono caratteristiche che in alcuni gruppo iniziano ad essere ben evidenti. Abbiamo alcuni gruppi che stanno riuscendo a recepire meglio queste modalità del provare a fare basket. E' un lavoro lungo e costante, i cui risultati non si possono ottenere in tutte le squadre dopo pochi mesi.Squadre, quelle del settore giovanile trentino, che nel complesso hanno iniziato la stagione sportiva con buoni risultati. E' stato un avvio positivo, con qualche gruppo, specie i classe 1999 e 2000, che ha dimostrato sin da subito cose davvero interessanti. Anche l'U17 Eccellenza, dopo un avvio comprensibilmente un po' difficoltoso a causa dell'approccio al torneo, sta crescendo molto, così come i ragazzi dell'U15. Gradualmente siamo sicuri che si possa fare meglio sotto molti punti di vista, sia a livello di squadra, sia sui singoli giocatori. E' importante che all'aspetto tecnico-tattico, ogni ragazzo unisca anche il lavoro sulla parte fisica e atletica, in modo che possa formarsi come giocatore nel modo più completo possibile.