In una BLM Group Arena con 4.000 tifosi i bianconeri dopo essere stati sotto di 19 lunghezze producono una grande rimonta nell’ultimo quarto arrivando a giocarsi la partita negli ultimi 5’. A quel punto l’esperienza e il talento delle Vu Nere fanno pendere l’ago della bilancia a favore degli ospiti, ancora senza sconfitte in Serie A dopo 7 partite: finisce 64-71


TRENTO - La Dolomiti Energia Trentino torna a vivere il brivido di una BLM Group Arena sold-out ma non riesce a regalare al suo pubblico un successo sulla capolista imbattuta Virtus Bologna. I bianconeri padroni di casa vendono cara la pelle, non si arrendono mai nonostante le folate clamorose dei campioni delle Vu Nere, ma nel finale non riescono a completare la rimonta e si arrendono 64-71.

Grande protagonista del match un Drew Crawford da 17 punti (5/7 da tre), autore dei canestri che hanno esaltato i 4.000 del PalaTrento e riportato a 6 punti di distanza i bianconeri a metà dell'ultimo quarto. A quel punto la sfida l’hanno decisa due grande giocate individuali di Hackett e Belinelli, con la Virtus che però non si è mai scrollata di dosso una Dolomiti Energia davvero dura a morire.


La cronaca | In una BLM Group Arena bella pimpante la Virtus non si scompone e comincia il match come aveva già giocato i sei precedenti in Serie A: facendo valere la stazza dei suoi lunghi sotto canestro e il talento travolgente dei suoi esterni. Mannion ispira, Mickey e Bako colpiscono da centro area (10-20 dopo i primi 10’). Gli ospiti continuano a macinare la loro pallacanestro fatta di difesa totale e attacco bilanciato: l’Aquila si sblocca dall’arco con Grazulis e Crawford (23-32), ma le Vu Nere mettono di nuovo il piede sull’acceleratore per chiudere avanti di 17 la prima metà di partita (27-44). Partita finita? Quando in campo c’è la Dolomiti Energia, neanche per sogno: Drew comincia a salire di colpi, l’attacco dei bianconeri trova ritmo, la Virtus si ritrova impigliata nella difesa di squadra dei padroni di casa. Che ci credo, eccome. Con un 9-0 ad inizio quarto periodo i bianconeri si ritrovano sotto di 6 a 5’ dalla fine, con i recuperi di Udom e con la regia di Spagnolo e di un acciaccato Flaccadori provano a darsi una chance entrando nell’ultimo minuto. Non basta contro una maestosa Virtus Bologna. Ma l’Aquila c’è ed esce tra gli applausi dei suoi 4.000 sostenitori.

Dolomiti Energia Trentino 64

Virtus Segafredo Bologna 71

(10-20, 27-44; 45-60)

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Conti 2, Spagnolo 4, Forray 2, Flaccadori 8, Udom 5, Dell’Anna ne, Crawford 17, Ladurner, Grazulis 9, Atkins 15, Calamita ne, Lockett 2. Coach Molin.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 13, Mannion 15, Martini ne, Belinelli 9, Pajola 2, Bako 5, Ruzzier ne, Jaiteh 3, Hackett 9, Mickey 6, Camara, Weems 9. Coach Scariolo.


Le parole di coach Lele Molin | «Ringrazio tutti i tifosi venuti a sostenerci e che oggi hanno riempito il palazzetto: c’è il dispiacere di non essere riusciti ad accendere del tutto il loro entusiasmo con una partita in cui la squadra non è riuscita ad esprimersi come avrebbe voluto fare, in particolare nel primo tempo. Merito anche di una Virtus che oggi si è confermata una squadra di altissimo valore, e che nei primi 20’ di gioco ha stritolato i nostri esterni con un grande impatto fisico sulla partita. Le nostre basse percentuali al tiro e le palle perse alla fine sono i dati per i quali non siamo riusciti a ribaltare la situazione nel finale dopo aver riaperto la partita. Nella seconda metà di match la squadra ha reagito, ha avuto un’intensità diversa: ripartiamo da qui in vista delle prossime impegnative sfide che ci attendono».


La prossima | I bianconeri a metà settimana giocheranno ad Ankara nel Rund 5 ri 7DAYS EuroCup (palla a due alle 17.45 italiane, diretta ELEVEN Sports).

Domani è il grande giorno: in una BLM Group Arena infuocata arriva la Virtus Bologna
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