La certezza che il basket è lo sport più bello del mondo
Certo, a volte può anche bruciare e far male, ma dopo aver assistito alla prima partita ufficiale dei bianconeri dopo quasi sei mesi di assenza è stato bello fare subito il pieno di emozioni e spettacolo: la tripla sulla sirena di Laquintana ha chiuso 40' divertenti e di buona intensità, che ci hanno subito ricordato perché il basket è lo sport più bello del mondo.
Lo spettacolo è cominciato già prima della sirena, con un applauso del pubblico all'ingresso delle due squadre davvero da brividi: mille persone nella grande arena triestina, un unico cuore che batteva all'unisono in campo e in tribuna.
Quel pazzesco tap-in di Morgan a cinque secondi dalla fine e il cuore dell'Aquila nel non mollare la presa negli ultimi due minuti di partita, quando ormai Trieste sembrava avviata verso un comodo successo, non li dimenticheremo in fretta: sarebbe stato bello tornare a casa con i primi due punti nel gruppo C, ma di certo non ci siamo annoiati...
Gary Browne fa sul serio
Lui, ma anche tutti gli altri al debutto ufficiale in maglia Dolomiti Energia Trentino, per la verità: i minutaggi sono ancora limitati dai carichi in allenamento e dal momento della stagione, ma le indicazioni arrivate a coach Nicola Brienza e il suo staff, oltre che ai tanti tifosi bianconeri, sono incoraggianti.
Ventuno punti con un brillante 4/5 da tre, leadership distribuita in attacco e in difesa senza mai un'esitazione, una sola palla persa nonostante i tanti possessi gestiti ai mille all'ora: il portoricano Gary Browne Ramirez ha già conquistato i cuori bianconeri per la sua personalità e la sua efficacia. E lavora con il gruppo solo da una settimana...
Non sarà un dato particolarmente significativo, visto che il format della Supercoppa è cambiato molto rispetto alle prime due partecipazioni dell'Aquila, ma Browne con i suoi 21 a referto ha già aggiornato il record di punti segnati da un bianconero in questa competizione: il precedente "best" erano i 15 punti segnati da Nikola Jovanovic nella semifinale contro Torino nel 2018.
Difesa, corsa, triple
Sono queste le tre parole chiave della Dolomiti Energia vista in campo ieri sera a Trieste: non a caso i momenti migliori dei bianconeri nella partita sono stati ispirati dalle vittorie difensive di capitan Forray e compagni, che hanno permesso a Trento di poter giocare a ritmo sostenuto ed entrare velocamente nei giochi d'attacco.
L'atletismo di Williams, le stoppate di Maye, i guizzi di Morgan e Pascolo, l'ottima tenuta in uno contro uno e a rimbalzo di Conti: non è mancato nessuno all'appello nella metà campo difensiva. Nella primissima uscita stagionale si possono facilmente scusare un paio di passaggi a vuoto per scarsa comunicazione e ingranaggi non ancora rodati, ma si è vista voglia di fare la differenza in difesa, prima ancora che in attacco.
L'azione simbolo, quella nel terzo quarto che comincia con una gran stoppata di Pascolo, si sviluppa con la velocità del Capitano a tutto campo, si conclude con una tripla di Morgan dall'angolo. Da una parte all'altra del campo in pochi secondi. Perché nel basket moderno, più che mai, molte volte è la tua difesa a rendere grande il tuo attacco, ed è il tuo attacco a rendere grande la tua difesa.