Lunedì 7 novembre ha preso il via l’edizione 2022-23 del progetto One Team della Dolomiti Energia Trentino, che si svilupperà quest’anno presso la Casa Circondariale di Spini di Gardolo a Trento. "Lo sport è libertà, è gioia di vivere e rispetto per l'altro sia compagno sia avversario. È rispetto delle regole, è vita: per tutto questo lo sport è uno degli strumenti con cui il nostro ordinamento penitenziario crede sia possa rieducare. Un grazie sincero a quanti si impegnano perché ciò avvenga", ha detto Anna Rita Nuzzaci, direttore della Casa Circondariale di Trento. Non è la prima volta che la Dolomiti Energia Trentino entra nel carcere di Spini: tre anni fa, infatti, lo stesso progetto aveva coinvolto un gruppo di detenuti per dieci allenamenti in cui si era lavorato sul concetto di squadra, di rispetto delle regole e di fiducia reciproca. Il One Team è il progetto di responsabilità sociale di Eurolega, che vuole usare la pallacanestro per raggiungere un vero impatto nelle nostre comunità. Il gioco della pallacanestro, infatti, è uno sport che può trasmettere valori importanti per la vita delle persone, anche per chi nel proprio percorso può aver commesso qualche errore. Fare sport in carcere può essere un momento positivo non solo per contribuire al mantenimento di uno stato soddisfacente della salute psico-fisica, ma anche per migliorare la convivenza all’interno dell’Istituto, contribuendo ad abbassare il livello di tensioni e di conflitti. A guidare il gruppo composto da 10 ragazzi sarà coach Marco Crespi, direttore dell’Academy bianconera, che in questo caso tornerà ad indossare i panni di allenatore, per cercare di aiutare ragazzi del carcere a diventare “squadra”. “Allenare significa guardare le persone, trovare un modo per cui si sentano coinvolte nello stare sullo stesso campo. Questa esperienza sarà occasione per imparare ancora di più come guardare e come comunicare”. Nei prossimi allenamenti, che in totale saranno dodici tra novembre a febbraio, sarà presente anche il One Team Ambassador Mattia Udom, che alla sua prima stagione in Eurocup, ricoprirà un ruolo importante per stimolare il One Team nel proprio percorso di crescita. Nella sua fase progettuale il One Team Manager Massimo Komatz ha dialogato con l’area educativa della Casa Circondariale e con APAS (Associazione Provinciale di Aiuto Sociale per i detenuti, gli ex detenuti e le loro famiglie): “L’ultimo appuntamento con One Team in carcere era stato a febbraio 2020 e siamo davvero felici di tornare. Sono stati anni complicati e duri per tante persone e ripartire qui è un segnale che anche nelle situazioni più difficili c’è sempre una possibilità”.