Si interrompe a Pesaro la striscia di quattro sconfitte consecutive della Dolomiti Energia. Negli spogliatoi della Adriatic Arena giocatori e staff bianconero non nascondono soddisfazione ("Era da un mese che volevamo tornare a sentirci così" dice David Ligthy), senza però farsi prendere da facili entusiasmi. Domenica prossima al PalaTrento arriverà infatti l'EA7 Milano di Davide Pascolo.
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Siamo molto contenti della vittoria ottenuta, perché sappiamo che ci è servita una grande fatica per battere una squadra come Pesaro, che come noi oggi aveva grande voglia e tanto bisogno di vincere. Venivamo da quattro sconfitte in fila, ma non eravamo in ansia perché eravamo consapevoli di quanto poco ci fosse mancato per fare risultato. Oggi certo non abbiamo fatto 40 minuti bellissimi, ma almeno per 20 o 25 minuti abbiamo fatto quello che volevamo, riuscendo poi a soffrire e stringere i denti per portare a casa la gara. Una gara che, non possiamo negarcela, non è stata bellissima, e in cui quando abbiamo trovato confidenza offensiva ci è spesso capitato di calare un po' in difesa. Il nostro attacco? Nel primo tempo abbiamo girato bene la palla, nel secondo abbiamo un po' esagerato con qualche palleggio opposto. Nel complesso non abbiamo tirato bene da tre punti, 24%, abbiamo sbagliato 10 tiri liberi, ma come è nelle nostre caratteristiche abbiamo compensati con 11 rimbalzi offensivi. Rispetto ad alcune precedenti uscite però siamo stati più efficaci nel cercare qualche soluzione in avvicinamento, tirando con un buon 60% da due, e non è poco. I rimbalzi che prendiamo sono sempre tanti, ma non riusciamo sempre a capitalizzare al meglio. Di certo nel finale il fatto di aver preso praticamente tutti i rimbalzi e tutte le palle sporche è stato decisivo, ed è la risposta che di squadra riusciamo a dare ai problemi tecnici che abbiamo e che stiamo lavorando per risolvere".
AARON CRAFT (Play DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Nel finale di partita siamo riusciti a rimanere più calmi e ad eseguire meglio che in altre gare, prendendo tiri di qualità migliore. Eravamo meno nervosi, meno tesi, e siamo rimasti sempre uniti, facendo un buon lavoro in difesa, senza spendere falli inutili ma riuscendo comunque a chiudere le corsie di penetrazione. Abbiamo fatto un buon lavoro a rimbalzo, buttandoci anche su tutte le palle vaganti, e questo è quello che dobbiamo provare a fare sempre, soprattutto nei finali di gara.
Al link la sintesi del match.