Dalla stagione 2007/08 Aquila Basket Trento consegna ogni anno tre borse di studio del valore di 500 euro cadauna a tre giocatori del proprio settore giovanile che si sono distinti nel coniugare nel modo migliore l’impegno sportivo e quello scolastico.
Le borse di studio sono intitolate alla memoria di Manuel Bobicchio, giocatore scomparso nel 2007 per un male improvviso all’età di 16 anni dopo la sua prima stagione in maglia bianconera. Manuel, per tutti “Bobo”, frequentava la 3^ superiore dell’Istituto Biologico “De Carneri” di Civezzano e in quell’anno a Trento si era fatto apprezzare per il grande impegno che sapeva mettere in palestra oltre che nella scuola.
Durante l’intervallo della gara di sabato contro la Consultinvest Pesaro verranno premiati i tre ragazzi che maggiormente si sono distinti nell’anno sportivo e scolastico 2013/14: i tre premiati saranno Umberto Tani per le Medie, Giacomo Saltori per il Biennio e Simone Bellan, capitano della Dolomiti Energia Trentino U19 e giocatore della prima squadra, per il Triennio. Tutti e tre hanno ricevuto tre splendide pagelle e sabato verranno loro consegnate le meritatissime borse di studio dalle mani dei genitori di Manuel e di Giovanni Zobele in rappresentanza di Aquila Basket. Tra i tre ragazzi ci piace sottolineare senza dubbio l’ottima pagella conseguita da Simone Bellan, che quest’anno sta frequentando l’ultimo anno del’Istituto Tecnico Informatico “M. Buonarroti” di Trento e che, in quanto giocatore della prima squadra, ha un impegno sportivo notevole. Infatti, dal lunedì al venerdì lo sport occupa la vita di Simone per circa 5 ore al giorno lasciando quindi poco tempo allo studio pomeridiano. “In effetti cerco di studiare nei ritagli di tempo – spiega Simone Bellan – e soprattutto nel weekend, quando non ho impegni cestistici: ovviamente sono costretto a studiare meno degli altri compagni di classe, però cerco di ottimizzare il tempo di studio”. Simone Bellan è arrivato a Trento nell’estate del 2013 ed è alla seconda stagione in maglia bianconera. “Ovviamente spero di diventare un giocatore di basket ma so che per arrivare a buoni livelli ci sono molte prove da superare: pertanto cerco di tenermi un piano B in modo da avere un'altra chance qualora non diventassi un giocatore.” Intanto Simone Bellan ha le idee chiare sul suo futuro extrabasket. “Mi sono già iscritto al test d’ammissione a Ingegneria della Informatizzazione e Organizzazione d’Impresa. I genitori hanno insistito perché lo facessi subito e sono loro in particolare a spronarmi nello studio. Ma anche coach Marchini mi segue con attenzione e così anche coach Ambrosini, che va a udienza con i miei professori per conoscere la situazione scolastica”. Simone Bellan ha trovato alle ITI l’ambiente giusto per poter arrivare in modo positivo all’Esame di Stato di quest’estate. “I miei professori sono a conoscenza del mio impegno e mostrano attenzione alla mia situazione. E anche i miei compagni mi seguono nella mia storia sportiva: al lunedì c’è sempre spazio per il commento alle gare della prima squadra.” E anche in prima squadra qualcuno si interessa alla sua vita scolastica. “Chi mi chiede sempre qualcosa è il capitano Toto Forray. Mi chiede come vado e si interessa della mia situazione: gli piace anche raccontarmi delle sue esperienze scolastiche, facendo un paragone tra la scuola argentina e quella italiana.”