Per il decimo turno di serie A Beko la Dolomiti Energia Trentino è attesa dal posticipo televisivo contro il Banco di Sardegna Sassari, in programma lunedì sera alle 20.00 al PalaTrento (diretta su Rai Sport 1, differita per il Trentino Alto Adige martedì sera ore 23.00 su Tnn, 604 del digitale terrestre). A confronto ci saranno il secondo ed il quarto attacco del campionato (Sassari segna 86.0 punti a gara, Trento 82.4), per una partita che si preannuncia ad alto contenuto spettacolare, anche grazie alle schiacciate di Shane Lawal (2.8 di media) e Josh Owens (2.4).
MAURIZIO BUSCAGLIA (coach Dolomiti Energia): “Abbiamo un modo di giocare diverso da quello di Sassari, anche se come loro tendiamo a segnare molto. Loro hanno forza fisica, capacità tecnica e talento per prendersi soluzioni incredibili in ogni momento. Giocano un basket bello da vedere: coinvolgente, di alto livello, da Eurolega. Quindi non possiamo pensare di fare una partita normale contro di loro, per provare a metterli in difficoltà dovremo essere aggressivi. Mi aspetto una sfida molto bella, divertente, a cui sono contento potranno assistere anche tanti universitari (grazie alla promozione UNIght che concederà biglietti a prezzo agevolato agli studenti dell'ateneo trentino, ndr). Vedere a che punto siamo con una squadra di questo livello è un bel segnale per noi. Una vittoria lunedì poi, per noi potrebbe valere quattro punti.
Cosa si prova ad essere in corsa per una panchina dell'All Star Game? Fa piacere, prendo questi voti come attestati di stima per il lavoro che sto facendo io e tutto il club con me”.
TONY MITCHELL: (ala Dolomiti Energia) “Dite che con Sassari sarà una partita ad alto punteggio e che quindi sarà adatta a me? Io penso che ogni tipo di gara sia buona per me e per la mia squadra. Quello che dovremo fare sarà entrare in campo, difendere forte e fare la nostra partita. Certo, loro sono forti e hanno il secondo attacco della lega. Ma anche noi siamo forti.
Cosa devo fare per migliorare il mio gioco e le mie statistiche? Io dico che il basket è basket. Io non entro in campo per pensare a se gioco bene o male. Io vado sul parquet per vincere, pensando alle cose che servono alla mia squadra per vincere. L'eventuale assenza di Rakim Sanders non cambierà il mio modo di approcciare la partita. Giocherò allo stesso modo anche se non ci sarà, in attacco prenderò le iniziative che la difesa mi concederà. Le mie statistiche di tiro? Posso migliorare qualsiasi aspetto del mio gioco. A me non importano i numeri. Io gioco per vincere”.