La Bitumcalor Trento si troverà domattina, lunedì 14 maggio, al PalaTrento per riprendere gli allenamenti per preparare la finale al meglio delle cinque gare contro la vincente della sfida di domani sera a Chieti tra BLS Chieti e Co.Mark Treviglio (ore 21.00 diretta su Sportitalia2).
Gara 1 e gara 2 si giocheranno al PalaTrento: le date ufficiali delle gare si sapranno soltanto quando si conoscerà il nome dell’avversario. Walter Santarossa, uno dei grandi protagonisti di questa stagione bianconera, è chiaro su quello che attende la formazione bianconera. “Le finali sono gare che non sono mai scontate. Qualunque sia la nostra avversaria, sicuramente le gare che ci aspettano, saranno delle battaglie. Con Casalpusterlengo prima, e con Napoli poi, abbiamo dimostrato che se giochiamo come sappiamo fare, come è successo talvolta in regular season, abbiamo la possibilità di fare bene. Dobbiamo però mantenere alta la tensione, l’attenzione e la voglia di vincere.” In finale ovviamente sarà importante fin da gara 1 ritrovare il pubblico della semifinale con Napoli. “Era ora che ci fosse un pubblico così! È stato tutto molto bello, perché c’era tanta gente, tutta coinvolta: la vittoria e il tipo di gara ha aiutato il pubblico ad entrare in partita. Ho visto proprio un salto di qualità rispetto a tutte le gare precedenti, che sinceramente non mi aspettavo. È stata una bella soddisfazione. Ora mi aspetto che ci sia ancora più gente nelle prossime due gare in casa: per noi è importante, perché molta carica per i giocatori arriva dal pubblico.” Per Santarossa si tratta della seconda finale consecutiva, visto che lo scorso anno ha disputato la finale e poi conquistato la promozione con la maglia di Trapani. Vedi qualche similitudine tra le due squadre? “Non molte, perché le caratteristiche tecniche dei giocatori delle due squadre sono diverse. Però l’elemento comune è senza dubbio l’unità del gruppo, che accomuna le due squadre, quella di Trapani e di Trento. Quando c’è il gruppo, vuol dire che c’è un intento comune, c’è fiducia negli altri: e questo è fondamentale.”