Primo giorno dell’anno in palestra per l’Aquila Basket Trento. Forray e compagni, dopo aver festeggiato insieme l’ultimo giorno di un bellissimo 2013, si ritroveranno in palestra per allenarsi in vista del match di sabato con Biella. L’anno solare è alle spalle: ed è stato un anno importante che ha messo significative basi per il tempo che verrà. E proprio con il Direttore Generale Salvatore Trainotti tracciamo un quadro dell'anno 2013 appena chiuso, che ha regalato all'Aquila Basket tante soddisfazioni e ricordi dolcissimi: la conquista della coppa Italia al PalaTrento, il raggiungimento di una storica semifinale playoff alla prima stagione di LegaDue e adesso il titolo di campione d'inverno e l'accesso alle semifinali di Adecco Final Six di Rimini. Una serie di successi strepitosi: «E' stato un anno solare davvero entusiasmante, caratterizzato da una prima parte in grande crescendo, come risultati e come pubblico, e da una seconda parte che ci ha visti rinnovati nell'organico ma capaci di trovare subito la giusta amalgama e una nuova identità precisa: i numeri da record che ci sta regalando il palazzetto, come i 2000 spettatori dell'ultima partita casalinga contro Trapani, sono un risultato tutt'altro che scontato. La Final Four di Coppa Italia dello scorso marzo è stato un momento importante, una due giorni che ci ha dato riconoscibilità a livello tecnico, visto che abbiamo anche vinto, e ha messo le basi per creare interesse intorno alla squadra e al campionato: i bei playoff e le tante vittorie di questo inizio di stagione hanno di certo contribuito ad accrescere l'entusiasmo, questi ragazzi poi sono fantastici perché giocano sempre per vincere e non si risparmiano mai né in partita né durante la settimana».E la prima posizione in classifica è ancora più dolce pensando a quanto sia alto il livello di questo girone Adecco Gold, che si dimostra ogni giorno più combattuto ed equilibrato: «Una valutazione attendibile di questo campionato si potrà fare solo a partire dalla seconda parte del girone di ritorno, perché le squadre a questo livello crescono costantemente, di partita in partita, si aggiustano e si compattano: i primi mesi della stagione sono soggetti a tanti fattori particolari, come lo stato di forma fisica, i nuovi equilibri di gruppi appena formati, il calendario... Forse nessuno si sarebbe aspettato, a questo punto, Trento capolista solitaria, ma questo è un campionato in cui i valori "sulla carta" contano relativamente, bisogna solo pensare a giocare al 100% e a mettere in campo consistenza, energia e intensità. E comunque abbiamo 6 punti di vantaggio sull'ottava posizione, che non sono nulla: ogni partita è una battaglia». Se a livello sportivo il bilancio è decisamente positivo, lo stesso si può dire anche dello sviluppo e del consolidamento societario attraverso il "Consorzio Aquila Basket", in costante ampliamento: «Il consorzio, che presto conterà 30 aziende trentine, è legato a un processo di crescita della società: è importante consolidarla sia in termini di recupero di risorse che in termini di "soggetto proprietà". Le aziende che ne fanno parte hanno sposato il progetto, ne condividonovalori e obiettivi; adesso l'auspicio è riuscire a far sì che oltre ad essere presente la proprietà riesca ad incidere, ad avere una propria visione e a muovere dinamiche sul territorio».La chiusura della lotteria “L'Altra Domenica" è un'occasione di verifica anche del progetto "Aquila Basket For No Profit", nato nel 2012 ma consolidato e riproposto anche quest'anno: «E' un aspetto che riteniamo fondamentale: molti sono sorpresi ma è proprio questo che rende prezioso ed importante il nostro progetto “No Profit". Come società sportiva che fa parte di questo territorio chiediamo risorse a soggetti privati o a enti pubblici, ma poi sappiamo di dover anche dare in cambio qualcosa alla società, e sostenere realtà che operano nel volontariato e nella solidarietà è il modo migliore per farlo. L'aspetto che ci tengo a sottolineare è che la beneficenza e l'aiuto economico per quanto importanti sono solo la punta dell'iceberg di un "fare rete" che ci permette di scambiare esperienze, idee, stimoli positivi: questa è la vera essenza del no profit, e vorremmo abituare i nostri tifosi a questo tipo di sensibilità». A questo punto lo sguardo è già rivolto al 2014 che si apre: con quali obiettivi? «Bisogna lavorare per il futuro ma progettare per il presente: il nostro unico obiettivo all'orizzonte è e dev'essere la partita di sabato a Biella, nello sport a questi livelli non si più fare altro che rimanere concentrati giorno per giorno, partita dopo partita. Le prossime due settimane sarò negli Stati Uniti, ma non certo a "cercare nuovi giocatori", come mi chiede qualcuno: raccolgo osservazioni e contatti, mettendo una base per quando in futuro potrebbero servire». Un futuro nel quale potrebbe assumere un ruolo decisivo anche l'eventuale arrivo di un main sponsor: «L'aspetto economico nello sport è importante, fondamentale, è vero, ma una cosa che a tutti i livelli non fa lavorare bene è parlare continuamente di budget: sono dell'opinione che ancora più dei soldi contino le idee, lavorare seriamente e coinvolgere più persone possibili. In questo momento per noi avere un main sponsor significherebbe avere un ventaglio di scelte e di opportunità più ampio di quello attuale, ma non è un assillo: abbiamo comunque possibilità e idee che possono risultare comunque vincenti».