Tra i 15 convocati di coach Pianigiani per le gare di qualificazione agli Europei c’è il giocatore di Aquila Basket Davide Pascolo, 23 anni, alla sua prima estate con la maglia azzurra. Davide Pascolo, dopo essere stato MVP nella 3^ edizione della “Trentino Basket Cup”, ha disputato altri tre tornei, a Skopje, Sarajevo e a Trieste, e ora si trova a Cagliari dove gli Azzurri vivranno gli ultimi giorni prima della trasferta a Mosca dove si giocherà la prima gara di qualificazione. “Sappiamo che la posta in palio è molto importante – spiega Davide Pascolo – e inoltre ci giochiamo la qualificazione in poche partite. Per questo scenderemo molto carichi e concentrati fin dalla prima gara. In questo momento c’è un bel clima nel gruppo, disteso, e anche i buoni risultati ottenuti facilitano la serenità del momento. Abbiamo giocato finora quattro tornei e tutti con lo spirito giusto: si tratta di scendere in campo anche a Mosca con lo stesso spirito.” Per Dada Pascolo, reduce da due anni di LegaDue, quest’esperienza in maglia azzurra è molto importante da diversi punti di vista. “Sì, è una grandissima esperienza e per di più molto positiva: posso confrontarmi con giocatori di alto livello, che mi permettono di crescere sia da un punto di vista sportivo che personale.” In maglia azzurra Pascolo sta giocando con Cinciarini, Della Valle, Polonara e Cervi che Pascolo ritroverà nella prima giornata quando Aquila Basket affronterà la Grissin Bon Reggio Emilia. “Ovviamente, quando sono usciti i calendari abbiamo parlato della prima giornata. Loro mi hanno detto che ‘non dobbiamo fare scherzi…’ ma io non ho promesso nulla…” Davide Pascolo è molto concentrato sulla sua estate in Nazionale, ma anche lui aspetta il momento di iniziare la sua prima stagione da protagonista in serie A. “Sul nostro mercato, da giocatore, non mi permetto di giudicare il lavoro della società: posso dire che in passato si è sempre mossa con grande intelligenza e quindi ho grande fiducia nel gruppo che sta nascendo. Sanders è un giocatore sicuramente importante, che quando era a Veroli ci ha messo in difficoltà sia per il suo modo di giocare che per la durezza della squadra in cui giocava. È un giocatore che lavora per la squadra e questo è un elemento importante. Non conosco Grant e Owens, ma senza dubbio faremo il possibile per inserirli al meglio in squadra.”