TRENTO – In campo i tifosi di Trento lo hanno già conosciuto da avversario, e hanno avuto l’occasione di vederlo in bianconero già in un paio di partite di Eurosport Supercoppa: per Kelvin Martin è arrivato anche il “battesimo” con la stampa trentina, nella classica conferenza stampa di presentazione in cui a dare il benvenuto alla nuova ala dell’Aquila era presente anche il Presidente del club Luigi Longhi.
LUIGI LONGHI (Presidente DOLOMITI ENERGIA TRENTINO) «Con Kelvin si chiude la lunga serie di presentazioni dei nuovi arrivati: adesso è tempo di fare sul serio, di far parlare il campo. Come società abbiamo fatto tutto il possibile per assemblare una squadra profonda e competitiva, abbiamo fatto una buona Supercoppa con un po’ di inevitabili alti e bassi e ora ci tuffiamo con entusiasmo nel vivo della stagione fra campionato ed EuroCup. Il livello tecnico della Serie A ha avuto un’impennata in alto importante, per certi versi inaspettata, non solo per quanto riguarda i top team ma anche le squadre considerate di seconda fascia. Per quanto riguarda la coppa europea, gli scenari continentali sono in una fase delicata come tutti sanno, ma siamo fiduciosi di poter giocare l’impegno europeo con grande orgoglio e senso di appartenenza, cercando di essere protagonisti».
KELVIN MARTIN (Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO) «Ho sempre sentito parlare bene di Trento come club e come organizzazione, professionale e seria: in campo poi da avversario mi hanno spesso colpito la mentalità e l’identità di questi colori. La durezza della squadra, il focus sulla difesa interpretata come concetto fondamentale per vincere: amo questo tipo di mentalità e questo tipo di spirito competitivo, amo la difesa e qui trovo una cultura di lavoro di alto livello consolidata negli anni. Fisicamente non sono ancora al meglio, è normale dopo tanti mesi di stop: squadra e staff stanno facendo un grande lavoro per mettere me e tutti i miei compagni nelle condizioni di poter crescere di condizione giorno dopo giorno, di sentirsi un po’ più in forma e un po’ più pronti allenamento dopo allenamento e partita dopo partita. La cosa più importante è sfruttare ogni istante per conoscerci meglio in campo, per sincronizzare al meglio i movimenti e le qualità di ognuno. Io leader difensivo della squadra? In attacco come in difesa non sarà un giocatore, e nemmeno due o tre, a fare la differenza: occorre essere tutti sulla stessa pagina del libro, tutti coinvolti e responsabilizzati sui due lati del campo. Non è un caso che tutte le squadre che vincono abbiano tanti protagonisti diversi, sia per realizzare che per avere un’ottima difesa collettiva. Mentalità vincente significa essere capaci di vincere le partite in difesa, e avere fiducia reciproca in attacco: sono i due aspetti fondamentali che sono sicuro potremo avere con il passare del tempo. Questa avventura a Trento è diversa da tutte le altre che ho vissuto finora, non solo in Italia: in questi mesi ho riflettuto e meditato molto, voglio vivere questa stagione in bianconero come una ventata di aria fresca, ripartendo da zero, con la mentalità di un rookie pronto a mettersi in gioco senza farsi condizionare dai capitoli precedenti. Qui è il posto perfetto dove lavorare e crescere, come giocatore e come persona».