La stagione 2012/13 è andata in archivio domenica scorsa con l’ultimo atto della stagione, ossia la festa del settore giovanile bianconero, a cui hanno presenziato anche il capitano Toto Forray, Davide Pascolo e Stefano Bossi, da ieri al raduno della Nazionale Italiana U20. Alla festa era presente anche coach Maurizio Buscaglia a cui abbiamo chiesto di fare un bilancio di questa sua settima stagione sulla panchina bianconera.
“E’ stato un anno intensissimo, ma sempre spinto e alimentato da grandi stimoli, entusiasmo, senso della sfida e motivazione. Siamo stati sempre concentrati, vivendo e condividendo tra staff e giocatori tutto il nostro voler ben figurare. E siamo riusciti a darci sempre energia reciprocamente, coinvolgendo e venendo coinvolti anche dal grande pubblico che ha accompagnato e partecipato attivamente della nostra stagione.” Per coach Buscaglia è stato il primo anno in LegaDue, ma visti i risultati, non si può certo dire che il coach della Bitumcalor Trento abbia incontrato grosse difficoltà ad inserirsi nel nuovo contesto. “Esperienza e anni di studio e lavoro ci hanno fatto arrivare con le nostre idee, la nostra identità, e questo ha permesso di vivere una stagione in cui abbiamo assorbito e goduto di ogni singolo momento e insegnamento. Ovviamente, continuità e differenze nel lavoro ci sono sempre, specie quando cambia la categoria: e' importante saperle cogliere e affrontarle, nella globalità come nelle quotidiane piccole cose, di gestione tecnica, di organizzazione del lavoro.” In questa stagione tanti sono stati i momenti esaltanti: ma a coach Buscaglia quale successo ha dato più soddisfazione? “Ci sono stati tanti momenti belli, e le vittorie importanti sono passate da quelli, sui quali abbiamo costruito e si costruisce l'anima di un gruppo. Siamo entrati bene nella stagione con vittorie che ci hanno dato fiducia. Abbiamo terminato la regular season con vittorie che ci hanno dato i play-off: sofferte, volute, dispendiose. Abbiamo suggellato con i play-off la stagione e con la semifinale i playoff guadagnati. Ricordo diverse partite in diverse fasi della stagione che sono state molto importanti, ma uno spazio lo dedico alla Final Four: in casa, grandi partite e un grande slancio per noi come squadra e per la pallacanestro a Trento.” Ma in una stagione di dieci mesi le soddisfazioni non arrivano solo dalle vittorie, ma anche da tanti altri aspetti. “La soddisfazione è aver lavorato e condiviso il percorso e le scelte con persone di valore e spessore, uno stimolo reciproco continuo. Abbiamo lavorato tutti in grande armonia e motivatissimi. Inoltre e per logica conseguenza, non sempre scontata, sono soddisfatto per la crescita della squadra, costante, che ci ha permesso di raggiungere splendidi risultati. E tutto ciò è merito di giocatori seri, persone in gamba, che hanno saputo interpretare e capire ogni passo di questa bella avventura. A loro grande rispetto e un enorme grazie!”