Proseguono presso la sede di via Fogazzaro le adesioni al Trust Aquila, l’Associazione dei Tifosi, sul modello di realtà importanti come Barcellona e Bayern Monaco: ogni giorno presso la segreteria del PalaTrento tanti tifosi arrivano per associarsi tanto che nella giornata di lunedì 27 gennaio il numero degli associati ha raggiunto il numero di 150. Il coinvolgimento da parte dei tifosi nella proprietà della società è senza dubbio un elemento intrigante e i tifosi stanno rispondendo in modo positivo alla nuova proposta bianconera. Tra i membri del Consiglio Direttivo, oltre a Giovanni Scalfi che abbiamo sentito nei giorni scorsi, e Osvaldo Carbonari, c’è anche Massimo Komatz, Presidente della Coop. Samuele e coordinatore di Villa Sant’Ignazio: tra l’altro, Coop. Samuele è una delle realtà che fanno parte anche del Progetto Aquila Basket For No Profit, che sarà presente al PalaTrento in occasione della gara di sabato contro Forlì. “Il motivo per cui ho aderito al Trust è legato ai valori e alle idee di questo tipo di progetto che corrispondono a quelle che io vivo nella mia esperienza professionale, sia in quanto operatore del sociale che come cooperatore. L’idea che la partecipazione sia innanzi tutto responsabilità e condivisione è dal mio punto di vista uno dei motivi principali del progresso personale e collettivo e mi sembra che tali concetti siano perfettamente incarnati da un’idea di questo genere.” Massimo Komatz è un appassionato di pallacanestro e di sport e quindi la scelta di farsi protagonista di un’idea come quella del Trust è diventata quasi naturale. “È facile dire, che si tratta di un progetto innovativo nello sport, pur facendo chiaro riferimento ad altri progetti simili portati avanti a livello anche più alto. Credo però che sia anche un messaggio significativo per quanto riguarda il nostro futuro come comunità, sia dal punto di vista imprenditoriale che organizzativo in senso lato. È finita da una parta l’epoca in cui l’intervento pubblico poteva sostenere progetti e attività selezionando le più meritevoli o quelle di maggiore successo e dall’altra parte è finito anche il momento in cui l’intervento di pochi soggetti definibili come mecenati diventava la soluzione della parte economica, in cui qualcun altro ci metteva la parte organizzativa e gestionale. Questo è un progetto che guarda da subito al futuro e ci dice alcune cose importanti su come sia pensabile lo sviluppo della nostra comunità e del nostro Paese.” In questo senso lo sport si fa ispiratore anche di modelli che possono essere utilizzati nella società civile. “Esatto, in questo senso mi pare significativo dire che lo sport per tanto tempo è stato relegato nella dimensione del divertimento, dell’”Altro” rispetto al lavoro, alla politica, alla crescita della comunità, mentre invece l’idea stessa del Trust ci dice che lo sport può diventare un elemento di ispirazione e di traino rispetto ad una visione della società e del suo sviluppo.”