Il mondo di Aquila Basket si basa su un’ampia rete di relazioni sul territorio che, in un momento come questo, può essere molto importante per affrontare con maggior fiducia le varie difficoltà. Per questo motivo, Fondazione Aquila per lo Sport Trentino, all’interno delle proprie iniziative AquiLab, ha voluto essere vicino alle associazioni del progetto Dolomiti Energia for no profit promuovendo un bando a sostegno di progetti con i propri utenti che ha come destinatari le 18 organizzazioni con cui la società bianconera ha collaborato in questa stagione: Abio Trento, AIDO, AIL Trentino, ANFFAS, APPM, ATAS, CTS, Fondazione Trentina per l’autismo, Formichine, Il Punto d’Incontro, La Rete, LILT, Samuele, Un sogno per vincere, Villaggio del Fanciullo, APAS, AVIS Trento e Ass. 27 giugno.
La Fondazione Aquila per lo Sport Trentino ha messo a disposizione risorse per 7.500 euro che andranno a sostenere i progetti presentati dalle associazioni con premi del valore di 3.500 euro, 2.500 euro o 1.500 euro attribuiti sulla basi della valutazione fatta da un’apposita commissione formata da membri della Fondazione ed esperti esterni: in aggiunta, qualora il numero dei progetti valutati positivamente fosse tale da richiederlo, la Fondazione ha già stabilito di impegnarsi ad integrare il budget a disposizione con ulteriori fondi.
In questa fase le organizzazioni del mondo del sociale trentino si stanno impegnando per riorganizzare le proprie attività tenendo conto del nuovo contesto: si tratta di rimodulare, ripensare o progettare da zero nuove attività che possano favorire la relazione e il benessere dell’altro. L’obiettivo del bando è quello di sostenere e stimolare tale riflessione garantendo un sostegno economico che possa contribuire alla realizzazione dell’idea progettuale: in tali progetti sarà fondamentale valorizzare elementi di innovazione che tengano conto del contesto segnato dall’emergenza da Covid-19 e promuovere modelli che possano essere replicabili in altre realtà.
Ciò che accomuna le attività delle organizzazioni coinvolte è senza dubbio la relazione educativa, lo strumento fondamentale per chi opera in ambito sociale: attraverso la relazione interpersonale si riesce a comprendere l’altro e i suoi bisogni, i suoi tempi e le sue aspettative. Una relazione vivace e costruttiva richiede momenti progettati con attenzione e processi che necessitano di tempo e di impegno. Durante l’emergenza epidemiologica per molte persone è venuta a mancare la possibilità di mantenere una relazione di qualità con l’altro. Le distanze sociali hanno complicato le attività delle organizzazioni che si prendono cura dell’altro: chi avrebbe avuto bisogno di un sostegno importante in questa fase, spesso si è trovato in difficoltà proprio per la impossibilità o quanto meno fatica con cui si poteva portare avanti la relazione secondo criteri e modalità tradizionali. Il bando, che scade il 6 luglio, vuole essere per le associazioni coinvolte uno stimolo per provare a rispondere a queste difficoltà progettando attività di qualità per tutte le persone coinvolte nella vita delle associazioni.