I 36 punti di scarto inflitti all'Enel Brindisi non sono l'unico record bianconero in serie A ritoccato nell'anticipo giocato domenica al PalaTrento. Tenendo un attacco abitualmente prolifico come quello pugliese (il secondo del girone d'andata del campionato per punti segnati) a soli 48 punti realizzati, la Dolomiti Energia ha infatti battuto un primato di club in A che risaliva al 2014, quando nel corso della sua prima stagione nella massima serie il team allenato da Maurizio Buscaglia concesse alla Consultinvest Pesaro solo 57 punti nella vittoria per 57-73 ottenuta all'Adriatic Arena. 48 punti concessi sono inoltre record stagionale per una difesa di serie A (Trento riuscì a contenere Venezia a 58 alla terza di andata).
Merito della solita, concretissima performance della difesa aquilotta, per l'occasione rinforzata dagli innesti di due giocatori come Dominique Sutton e Devyn Marble, capaci di garantire grande aggressività e presenza su entrambi i lati del campo.
Non è un caso quindi che dopo 16 turni di campionato il fattore D si stia confermando una eccellenza di questa Dolomiti Energia. La difesa di Craft, Forray e compagni è infatti di gran lunga la migliore della serie A in tantissime categorie statistiche (fonte Hackastat su dati Legabasket). Oltre che essere sempre più saldamente la più efficiente del campionato, con soli 99,8 punti ogni cento possessi concessi alle avversarie (la seconda è Pistoia con 103,0, la media del campionato è 106,8), i trentini sono infatti primi della lega per recuperi, con 8,4 palle recuperate a partita e l'11,4% dei possessi offensivi avversari fermati con un furto.
La solidità della difesa bianconera è inoltre confermata dal primato aquilotto nell'efficienza dimostrata a rimbalzo difensivo: pur non essendo prima per numero di rimbalzi difensivi catturati, con 26,1, Trento è però prima assieme a Milano per percentuale di rimbalzi difensivi disponibili catturati con 75,6%, di fatto concedendo rimbalzi d'attacco alle squadre avversarie solo una volta ogni quattro tiri sbagliati (in serie A tale media è invece prossima al 30%). Il tutto nonostante la taglia fisica dei lunghi trentini non sia certo di grande rilievo, come conferma la sostanziale assenza di un "protettore del ferro" testimoniata dall'ultimo posto trentino nella categorie dalle stoppate (solo 5,3 a gara).
La Dolomiti Energia, d'altronde, piuttosto che difendere per stoppare una conclusione, preferisce invece lavorare per abbassarne le precentuali, come testimonia la graduatoria delle percentuali di tiro effettive (ossia pesando il differente valore di un tiro da tre rispetto ad un tiro da due) concesse alle avversarie, in cui i bianconeri sono quinti con il 52% effettivo.