Si lavora al PalaTrento in questi giorni per preparare la prima delle due gare in casa che attendono la squadra bianconera: dopo un avvio di stagione con 5 trasferte su 8 gare è il momento per Trento di vivere due gare in fila davanti al proprio pubblico, che in questo avvio di stagione si è dimostrato un fattore importante grazie al grande entusiasmo dei propri tifosi. La prima sarà domenica 24 novembre alle ore 18.00 contro la Fileni BPA Jesi e la seconda sabato 30 novembre alle ore 20.30 contro la Manital Torino. «Dobbiamo pensare a una partita alla volta: – tiene a precisare coach Buscaglia - è vero, abbiamo due partite consecutive in casa ma per ora ci concentriamo solo sulla prima con Jesi. La Fileni è un team di alto livello, molto particolare come gioco, dovremo come sempre fare dell’intelligenza e dell’intensità le nostre armi in più: il lavoro della squadra questa settimana sarà quindi di preparazione precisa e concentrata della partita che ci aspetta domenica, dovremo costruire un match di alto livello fisico e mentale». Tra le fila di Jesi (proseguono in sede fino a sabato le prevendite presso la sede dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00; sabato aperto solo al mattino) si contano giocatori di primissima fascia anche in un campionato stellare come l’Adecco Gold: Leemire Goldwire, miglior marcatore della lega a quota 23 punti a partita, è decisamente uno di questi. «Quando abbiamo incontrato Verona alla quinta giornata la situazione era la stessa, perché Smith arrivava come capocannoniere del torneo e la Tezenis come una squadra notevolissima: Goldwire come Smith è un grandissimo realizzatore, ma è un giocatore davvero molto completo e versatile. Sa fare tutto, gioca per sé ma anche per la squadra, è uno di quegli elementi che permettono anche ai compagni di salire di colpi e di efficacia, penso per esempio a Borsato o a Jukic, giocatori che se messi in ritmo possono davvero risultare decisivi. Limitare uno come Goldwire sarà quindi prima di tutto uno sforzo collettivo, di squadra: servirà grande attenzione, capacità di lettura delle situazioni e di scegliere come adattarsi ci conseguenza. Poi naturalmente avremo bisogno anche della giusta dose di responsabilità individuale, ma la differenza la fa l’intensità e la concentrazione di tutti i cinque giocatori in campo». Un altro nome importante è quello di Richard Mason Rocca, che con «Dada» Pascolo darà sicuramente vita ad un duello di grande grinta e determinazione: «Certamente dalla parte di Rocca giocano fattori come l’esperienza internazionale di tanti anni di carriera, o la fisicità e le giocate sotto canestro: è un giocatore che si è “costruito” grazie alla sua straordinaria intelligenza cestistica, al suo intuito incredibile che lo porta a capire le situazioni sempre un istante prima di tutti gli altri. Limitare uno come lui sarà decisivo, perché la sua capacità di anticipare costantemente la difesa finisce per essere uno dei punti di forza di Jesi». Tornare al PalaTrento però significa riprendersi l’abbraccio di un palazzetto mai come quest’anno vivo ed entusiasta: «La vicinanza del pubblico la stiamo sentendo tantissimo, è un tifo davvero partecipe e costante: è bello vedere come un processo iniziato da diverso tempo si stia evolvendo sempre di più, il salto di qualità dei nostri tifosi al PalaTrento si è concretizzato nella capacità di acquisire conoscenza del gioco e delle sue dinamiche, e di far sentire nel migliore dei modi la propria presenza e partecipazione. Anche a Imola in trasferta potevamo contare su un numeroso gruppo che non ha smesso per un istante di incitarci, ed è una cosa che ormai non riguarda più solo la singola partita nel fine settimana: è un sostegno costante, e un legame con la città che si sta rafforzando e che sta trovando continuità».