In Trentino sono oltre i 70.000 i cittadini, giovani, adulti e anziani, che dedicano qualche ora della propria settimana per fare volontariato con le tante associazioni del nostro territorio. I volontari sono risorse preziose e fondamentali per le associazioni, che riconoscono nel volontariato un elemento fondamentale e imprescindibile per dare qualità al proprio intervento.
Nella giornata di lunedì alle migliaia di volontari trentini si sono aggiunti anche i giocatori e lo staff tecnico della Dolomiti Energia Trentino accompagnati da tanti volontari dello staff dirigenziale bianconero. Forray e compagni hanno fatto volontariato in molte delle associazioni del progetto no profit bianconero, rendendosi disponibili a fare tutto quello che solitamente fanno i volontari delle associazioni. Ne è nata così una giornata meravigliosa, denominata “Il volo di Aquila”, organizzata da AquiLab, il laboratorio di progetti sociali e territoriali della Fondazione Aquila per lo Sport Trentino, con tante attività diverse e tutte quante significative per le varie realtà incontrate.
I primi a partire sono stati il preparatore fisico Andrea Baldi insieme a Max Ladurner, che si sono recati a Santa Massenza a Casa di Giano, la struttura del Centro Trentino di Solidarietà che accoglie persone in recupero da dipendenza. Andrea Baldi ha guidato una ventina di ragazzi nel percorso salute presente negli spazi verdi attigui alla casa: stretching, corsa, attività di rinforzo muscolare nel menù previsto per la mattinata. Alla fine del percorso Baldi ha ringraziato i ragazzi per l’attenzione e ha sottolineato l’importanza per tutti di prendersi cura del proprio corpo. Quasi contemporaneamente Rashard Kelly iniziava al Laboratorio delle Formichine della Coop Punto d’Approdo a confezionare le uova di Pasqua prodotte e vendute dalle Formichine: in questo caso, Rashard, che solitamente sui parquet della serie A deve usare le maniere forti nei contatti con i lunghi avversari, ha mostrato insospettabile delicatezza nel tagliare la stoffa e confezionare le uova. A Trento, intanto, nel reparto di protonterapia il capitano Toto Forray collaborava con la LILT nell’attività di pet therapy: ci vuole grande sensibilità per stare con i bambini in cura presso uno dei centri all’avanguardia in Italia nelle cure oncologiche per i bimbi. E Toto è il miglior capitano del mondo in queste situazioni.
Poco distante, alla Casa di accoglienza di AIL Trento, James Blackmon pranzava insieme ai volontari di AIL , dialogando in inglese con un ragazzo straniero in cura per la leucemia, ospite della casa. Un pranzo in amicizia, qualche ora di compagnia può essere un buon modo per essere vicini a chi sta vivendo un momento di difficoltà. Sempre a Trento, intanto, coach Nicola Brienza stava servendo caffè, preparando la tavola, seguendo attività in cucina insieme ai corsisti del BarNaut della Coop Samuele: tra le varie attività, coach Brienza ha trovato anche un momento per allenare a basket i ragazzi usando sedie e tavoli come birilli! Alle ore 14.00 hanno iniziato la loro attività Aaron Craft, a Coredo in val di Non, e Davide Pascolo a Borgo Valsugana. Aaron, da buon volontario della Fondazione Trentina per l’autismo, ha indossato il suo grembiule personalizzato e a Casa Sebastiano ha collaborato nella realizzazione di una torta con i ragazzi con autismo. Il risultato è stato gustosissimo! Dall’altra parte del Trentino, intanto, Dada iniziava a rispondere alla raffica di domande dei ragazzi e delle ragazze con disabilità del centro socio-educativo di Anffas Trentino: Dada ha partecipato attivamente e con grande sensibilità al pomeriggio al centro, proprio come un bravo volontario!
A Trento, al pomeriggio, a poca distanza l’uno dall’altro, iniziavano le ultime due attività della giornata: al Laboratorio di falegnameria del Punto d’Incontro Luca Lechthaler e il massaggiatore Franco Jachemet si mettevano all’opera per realizzare l’anta di un armadio. Luca e Franco hanno lavorato con grande passione insieme ai loro colleghi di giornata, mettendo attenzione alla realizzazione del prodotto che alla fine è risultato perfettamente riuscito. A poca distanza, nel campo da basket attiguo alla parrocchia della Madonna della Pace, Justin Knox è diventato rapidamente il re del playground: nel pomeriggio all’aperto organizzato da APPM, Justin, insieme all’assistant coach Davide Dusmet, ha appassionato al gioco della pallacanestro i circa 30 ragazzi e ragazze presenti al campetto. Schiacciate, lezioni di tiro, partitelle: grazie al talento di Knox il pomeriggio è stato davvero divertente!
Insieme ai giocatori e allo staff della prima squadra, grandi protagonisti del “Volo di Aquila”, sono stati presenti anche Barbara, Caterina, Roberta, Alessandro, Andrea, Daniele, Gianmarco, Massimo, Michael, Rudy e Stefano, che hanno accompagnato i giocatori e sono stati essi stessi volontari. Altre iniziative con altre associazioni e con altri giocatori saranno organizzate più avanti: perché il volontariato, per fortuna, non smette mai di esistere e di essere presenza attiva in Trentino!