Per l’Anticipo del Venerdì di Rai Sport 2 (diretta alle 20.45) , i riflettori si accenderanno su Trento, una piazza nuovissima per il basket e che sta scoprendo l’amore per questo sport con la promozione in Legadue-Eurobet, il massimo risultato della storia dell’Aquila Basket Trento, che solo fino a pochi anni fa (8), militava in serie C. Da lì un’escalation programmata e voluta, con capacità dio progettazione ma anche passione, fino alla promozione e alla vittoria dello scudetto DNA lo scorso anno battendo in finale proprio l’avversario di domani sera, la Fmc Ferentino ,anch’essa alla sua prima voltai n Legadue.. Insomma una sorta di remake dal grande impatto emotivo, tra due squadre cha hanno effettuato il grande salto e si stanno dimostrando all’altezza: Trento sogna i play off, la stessa Ferentino ci vuol provare, dopo che tanti lì’anno candidata a possibile rivelazione dell’anno. Storie belle e che sanno di fiaba, per due giovani club (nato addirittura nel 1995 quello trentino, e nel 1977 quello ciociaro), che oltre all’età e al fatto di essere due neo promosse e al vissuto in comune di un anno fa hanno tanto altro in comune (e lo vedremo analizzando le due squadre, partendo dalla conferma per entrambe dei due coach e diverse scelte simili come impostazione)) A vedere la partita, a testimonianza di come il basket stia conquistando Trento, ci sarà anche Francesca Dallapè, 26 anni, nata a Trento, è una tuffatrice di livello internazionale: nel suo palmares due ori europei nei tuffi dal trampolino 3 metri sincro, argento ai Mondiali di Roma nel 2009 dal trampolino 3 metri sincro, 6^ posto dal trampolino 3 metri alle Olimpiadi di Pechino e 4^ posto alle Olimpiadi di Londra 2012 dal trampolino 3m sincro in coppia con Tania Cagnotto.
AMARCORD - Nella passata stagione dopo aver ottenuto la promozione rispettivamente nella finale contro la BLS Chieti e l’AcegasAps Trieste, Trento e Ferentino si trovarono in finale per giocarsi il titolo di campione italiano dilettanti. All’andata in un PalaTrento in festa non ci fu partita con Forray e compagni che vinsero per 104 a 71 con 20 punti di Simone Fiorito, 16 di Davide Pascolo e 14 a testa per Forray e Spanghero; per Ferentino invece furono 15 i punti di Carrizo e 10 quelli di Gagliardo. Nella gara di ritorno Ferentino riuscì ad imporsi per 92 a 83 (24 Carrizo, 17 Pongetti, 13 Guarino; Pascolo 18, Fiorito 17, Spanghero 15) ma il titolo Italiano Dilettanti finì nella sede di via Fogazzaro a Trento. Ora le due squadre di ritrovano a distanza di pochi mesi nel campionato di Legadue Eurobet: Ma…in realtà c’è un altro amarcord: nel 2005 Aquila Trento e Basket Ferentino si affrontarono anche nella finale di Coppa Italia di serie C e anche allora vinse Trento, altra coincidenza pure in quella stagione il coach era Buscaglia che poi è tornato in riva all’Adige tre anni fa
LE ULTIME DAI CAMPI – Buona settimana per la squadra di coach Buscaglia, mentre Ferentino invece difficilmente potrà schierare El Emin , comunque aggregato alla squadra per un tentativo di metterlo in campo che sarà verificato poco prima della gara : il play Usa soffre di uno stiramento inguinale alla coscia, infortunatosi contro Barcellona due settimane fa e da allora comunque ha fatto solo terapia,
LE PAROLE DELLA VIGILIA – In casa Bitumcalor ecco l’intervista a coach BuscagliaA Bologna occasione persa? Poteva essere il salto verso l’alto…Cosa è mancato? “Abbiamo inseguito tutta la partita, e questo è un fatto da una parte merito dei nostri avversari ma anche di una nostra partita non giocata sui livelli che eravamo riusciti a ottenere precedentemente, con percentuali basse e tiri aperti che non sono andati a buon fine. Una partita non bella ma intensa in queste occasioni ci sta, e siamo stati bravi a non mollare mai. Questo gioco ci insegna che se stai lì una partita puoi vincerla anche alla fine, e noi abbiamo creato questa possibilità: peccato che una volta arrivati lì siano stati gli episodi a non farci portar via una gara che potevano nonostante tutto vincere. Credo che ci sia mancata un po’ di gestione del contropiede, e un po’ di costruzione/precisione al tiro, e altro. Su cui già si stiamo lavorando e su cui ci lavoreremo”.Fino a qui però soddisfatto della squadra? “Molto soddisfatto, perché lavoriamo sodo e bene. Ho ottimi giocatori e persone che si impegnano quotidianamente e vogliono sempre giocare fino all'ultimo, sia in partita che negli allenamenti. Questa è la strada per costruire il nostro progetto. Nel nostro cammino ci manca forse una vittoria, ma in tanti possono dire così.Penso che ci possano essere grandi margini, sotto il profilo tecnico, tattico e mentale. Siamo al punto in cui dovevamo e speravamo di essere. Ora giocando e vivendo partita per partita possiamo e stiamo crescendo giorno dopo giorno”. Che effetto fa e che sensazioni rivivere e ritrovare Ferentino ma in Legadue, dopo le battaglie dello scorso anno?“Innanzi tutto un plauso a Ferentino per lo scorso campionato, per ciò che ha costruito e sta facendo: ritrovarsi ora con la sensazione di aver giocato ed entrambi vinto il campionato è senz'altro bello. Poi si gioca, come sempre, ma, oltre al valore della squadra, la condivisione di certi momenti resta alla base del rispetto per Ferentino. La FMC Ferentino ha un roster molto lungo, con molti giocatori capaci di fare canestro e completezza in ogni reparto, che permette loro varie possibilità tecniche. Noi dobbiamo mettere in campo la nostra energia, il nostro basket e trasformare in grande motivazione la rabbia per il finale di Bologna”
Ed ecco le parole di Toto Forray: “Secondo me stiamo giocando bene anche se non abbiamo avuto quel pizzico di fortuna in più che ci serviva per vincere una partita in più: però in tutte le gare abbiamo dimostrati che se giochiamo come sappiamo possiamo giocarcela con chiunque.
E’ ancora presto per parlare dei playoff: in questo momento non lo. Ho la sensazione però che a parte due, tre squadre molto forti il resto del campionato sia molto livellato. Noi dobbiamo cercare di fare il meglio che possiamo e poi vedere a che punto siamo”.
Che effetto fa ritrovare Ferentino, dopo le sfide di un anno fa ma al piano di sopra? Emozioni e ricordi? “Quando abbiamo giocato con Ferentino, entrambe le squadre avevano raggiunto l’obiettivo della promozione. E quindi sono state davvero due gare per goderci il momento più che due gare di puro agonismo. Ovviamente abbiamo dei bei ricordi di quelle due gare perché la nostra vittoria è stato un buon modo per chiudere una stagione bellissima.” Cosa va più temuto di questa gara? “ Loro hanno Ekperigin che è molto forte, ma soprattutto un collettivo importante che ha tenuto la base della passata stagione. Noi dovremo essere bravi proprio nel limitare il loro collettivo e a fare in modo che non possano esprimersi come vorrebbero”.
Alcune impressioni di Michael Umeh . Cosa ha provato dopo i 38 punti della partita con Imola? La sua partita più bella in carriera?“Ovviamente mi sentivo benissimo dopo i 38 punti, specialmente perché sono arrivati in occasione di una vittoria. Direi proprio che contro Imola ho disputato la migliore prestazione della mia carriera.” Qual è adesso il salto di qualità che deve compiere per avere maggiore continuità?“Io credo che noi possiamo trovare maggiore continuità cercando di migliorarci e lavorando duro ad ogni allenamento: e così troveremo in modo naturale la continuità. Penso che se fossimo stati sempre tutti sani saremmo già un passettino avanti in questo percorso.” Conosce gli americani di Ferentino e come li giudica? Ci ha mai giocato contro?“No, non li conosco ma da quello che ho visto sono senza dubbio ottimi giocatori, così come il resto della squadra”.
Parola finale a Luca Garri. Dopo un mese di campionato, si è fatto un’idea del livello di Legadue e di dove può arrivare Trento?“C’è un livello buono: non si può sottovalutare nessuno in LegaDue. Io credo che noi possiamo giocarcela con tutti: al momento non ci sono retrocessioni e quindi penso ch si possa puntare con un po’ più di serenità a qualcosa di più anche se è presto per dire che cosa. Io credo che si debba aspettare il girone di andata per avere una visione un po’ più chiara”. Domenica scorsa tutte partite strettissime, 21 vittorie in trasferta su 42 gare finora (lo sorso anno furono 29 in tutta la stagione regolare) che campionato è? “E’ un campionato davvero equilibrato. Tutti se la possono giocare con tutti e queste cifre lo stanno a dimostrare”.
Pascolo è un giovane un crescita, dove può arrivare? “Pascolo ha una bella etica del lavoro. Si allena sempre con grande velocità ed intensità: è un giocatore che mi ha colpito e che ha già dimostrato di poter dire la sua in questa serie”.Di Ferentino cosa teme? Finora il loro giocatore più continuo in attacco è stato Ekperigin, uno che girerà sotto canestro e in area. Un avversario tosto.”Per Ferentino questa gara può essere anche una piccola rivincita per la finale persa nella passata stagione: quindi ci può essere anche qualche motivazione in più. Noi però abbiamo il vantaggio di giocare in casa questa partita e quindi cercheremo di monetizzare il più possibile il fattore campo. Spero che alla fine sia una bella gara in cui…a vincere siamo noi!”
Ed ecco il pensiero di coach Gramenzi . E’arrivato il primo successo: ora cosa chiede alla squadra? “Alla squadra non si può che chiedere di migliorare giorno dopo giorno. In queste due settimane abbiamo lavorato tanto e bene, come sempre. Avremo l’incognita El Amin che non si è allenato dopo l’infortunio di Barcellona. Lo proviamo sul campo e vedremo. In queste due settimane abbiamo avuto modo di rivedere i nostri errori e lavorare per far sì di non commetterli più in futuro, a partire già da Trento”. La partita con Trento rievoca le sfide dello scorso anno: che significato e motivazioni ha per voi?: “Trento è stata la finale scudetto della DNA 2012. Entrambe eravamo promosse e quelle due partite non sono state delle vere e proprie sfide playoff, ma è chiaro che i ricordi sono quelli di un finale di stagione con entrambe le squadre promosse in LegaDue. Le motivazioni sono e devono essere sempre tante, specie in trasferta dove vincere in questo campionato non è mai facile”. Sia voi che Trento in Legadue per la prima volta: come sta andando e che campionato avete trovato? “Il nostro per adesso non è stato certamente un calendario favorevole. Abbiamo giocato due volte in casa e vinto una volta. In trasferta gli avversari sono stati sempre di grande levatura. Ora avremo due trasferte Trento e poi Brescia. Questi piccoli tanti infortuni ci pesano, però siamo ottimisti e fiduciosi del lavoro fatto. Nessuna ansia da risultato, sappiamo che la trasferta sarà difficile ma la dovremo affrontare al meglio senza cali di tensione.
Trento parte dalla base dello scorso anno. E’ una buonissima squadra con un gioco già rodato. Hanno due americani di qualità con Elder molto esperto di questo campionato. E poi il valore aggiunto di Garri e Dordei di certo danno pericolosità in tutti i reparti. Al di là delle doti di Trento I problemi ce li creiamo spesso da soli e quindi lavorare sulla nostra continuità e attenzione per tutta la gara sarà fondamentale. I loro tre lunghi sono dinamici ed esperti. La batteria di esterni ha grande versatilità e valore. Sono cresciuti molto rispetto allo scorso anno anche i vari Pascolo e Spanghero. Conte poi è uno specialista e giocatore molto esperto anche per la Legadue. Una squadra di sicuro valore, da affrontare con la massima attenzione”.
Francesco Guarino ricorda le sfide dello scorso anno ma guarda anche la presente: “Con la mente torniamo a qualche mese fa, riassaporo i momenti felici di quella stagione. Adesso bisogna guardare al presente. Sarà una trasferta già importante per noi, portare a casa i due punti è il nostro unico obiettivo, questo campionato per noi deve ancora iniziare. Il calendario non ci ha aiutato ma 2 punti dopo 5 partite non sono un risultato che ci deve rassicurare. Il nostro ’impatto con la Legadue positivo sicuramente ma non soddisfacente. Non mi aspettavo un inizio di stagione così difficile. Abbiamo avanti un campionato per dimostrare il nostro valore e sono certo abbiamo tante soddisfazioni da poterci togliere in questa stagione”. Della Trento di quest’anno cosa è più temibile?”Il gruppo è molto temibile. Squadra che corre molto e che fa del tiro da fuori il proprio gioco offensivo. Garri e Dordei sono un valore aggiunto e hanno grande esperienza. E’ una neopromossa che va rispettata. Vorranno rimediare al ko con Bologna e avranno voglia di riscatto. Come noi del resto. I nostri stranieri devono conoscere il nostro campionato. Mi ha impressionato Ekperigin ma è stato agevolato perché conosce il basket europeo (lo scorso anno era in Spagna). Fanno un po’ di fatica gli altri due, ma diamogli tempo di crescere. Di James abbiamo l’immagine del doppio derby e ora in campionato è chiaro che cambia un po’ tutto. Devono crescere e adattarsi. Hanno tanta voglia e si impegnano molto. Questo ci fa ben sperare. Dagli americani ci si aspetta tanto sempre in questa categoria, e sono certo sia James che El Amin avranno modo e tempo per dimostrarlo”.
Ed ora Giacomo Gurini “Noi siamo in buone condizioni e stiamo lavorando bene in palestra. Con Trento sarà dura, ma noi dovremo fare del nostro meglio per portare a casa la vittoria. Sicuramente dobbiamo crescere a livello difensivo e su questo il lavoro con lo staff tecnico è intenso e scrupoloso. In attacco dobbiamo migliorare con un gioco più corale e che sappia sfruttare le caratteristiche di tutto il gruppo. Abbiamo tutte le carte in regola per essere una rivelazione di questo campionato. Sicuramente ci manca un po’ di convinzione. A lavorare si lavora duro e non ci manca l’impegno e lo spirito di sacrifico. Magari con un pizzico di fortuna in più inizieremo a dare continuità ai nostri risultati, già a partire da Trento mi auguro”.
Infine, scopriamo le prime impressioni di Delroy James “Gli americani di Trento sono buoni giocatori, li conosco, mi aspetto un gioco molto aggressivo viste le loro caratteristiche. Noi dobbiamo giocare duro, e non mollare per tutti i 40’ per avere successo e portare a casa due punti preziosi per la nostra classifica. A me piace stare in Italia e giocare in questo campionato. Per la mia carriera ho pensato che giocare in Legadue potesse essere la scelta migliore e che mi permettesse di diventare un giocatore completo. Mi piace Ferentino e la mia squadra. Credo possiamo crescere ancora molto. Trento non sarà facile da affrontare, dovremo essere concentrati in queste ore che precedono la gara, sin dalla trasferta in pullman. Il nostro obiettivo deve essere il ‘gioco duro’ e la vittoria”.
LA SITUAZIONE – Finora bilancio di due vittorie per l’Aquila Basket: la prima, storica, in Legadue ottenuta in trasferta a Veroli (in diretta Rai Sport pure quella volta: a Trento sperano sia un buon auspicio) e poi in casa con Imola, ma anche nelle gare perdute sempre prestazioni combattive e sconfitte al pelo: in casa con Barcellona, a Scafati (addirittura all’ultimo secondo con canestro di Mays da nove metri), e a Bologna domenica scorsa (70-66, dopo essersi portata in testa sul 63-64 a 1’ dalla fine rimontando 13 punti di scaro). La FMC invece ha perduto all’esordio a Pistoia (in diretta Rai Sport pure in quel caso e allora in Ciociaria fanno gli scongiuri), poi ko in casa con Casale, a Trieste, la prima storica vittoria in Legadue è stata ottenuta in casa con Forlì, il ko a Barcellona e domenica scorsa il turno di riposo. Entrambe le squadre sono impegnate nei quarti di Final Four-Eurobet dove hanno perso gara1 in casa rispettivamente con la Sigma Barcellona e la Giorgio Tesi Group Pistoia e ora dovranno ribaltare la situazione in trasferta
CONOSCIAMOLE MEGLIO - Entrambe hanno confermato i coach della promozione. Maurizio Buscaglia, alla sua terza stagione in Trentino (dove in realtà era già stato portando l’’Aquila alla promozione dalla C alla B2, da dove cominciò il volo che poi ha portato alla Legadue) e Franco Gramenzi (il mago delle promozioni: questa è stata la decima in carirera). Entrambe hanno puntato su due giocatori di grande prestigio e carisma, entrambi con tanti anni di serie A alle spalle, tante maglie azzurre, e che insieme hanno vissuto la conquista del mitico argento delle Olimpiadi di Atene ’04: Luca Garri, per la Bitumcalor, e Alex Righetti per la FMC. Poi, altro punto in comune, la scelta di due italiani che in Legadue sono di alto livello e con buona esperienza: Gigi Dordei per Trento, Giacomo Gurini per Ferentino. In comune anche alcuni giovani interessanti come Davide Pascolo e Marco Spanghero per l’Aquila Basket, Luca Pongetti per i ciociari. Anche in regia qualcosa in comune, e cioè la continuità puntando cioè su giocatori che già da alcune stagioni sono a guida delle rispettive squadre e che vedono nella Legadue una svolta e una conquista della loro carriera: Pablo Forray per Trento e Francesco Guarino, arrivato tra i pro ai suoi 34 anni. Ultima cosa in comune il fatto di contare su due giocatori che sono entrati nel cuore dei due ambienti: Luca Conte per Trento e capitan Manuel Carrizo per Ferentino Diverse invece le scelte americane: la Bitumcalor ha puntato su un giocatore esperto e smaliziato e su un altro da lanciare, la FMC su due rookie. Per l’Aquila BJ Elder garantisce appunto esperienza e mestiere: nato a Madison il 4 settembre 1982, ha giocato nell’NCAA con la maglia di Georgia Tech, con cui nel 2004 è giunto alla finale NCAA persa contro Connecticut all’Alamodome di San Antonio davanti a 45.000 persone: in quella squadra Elder era il miglior realizzatore con 14.9 in una squadra in cui giocava Jarret Jack, ora nell’NBA con i Golden State Warriors. Dopo una stagione in Germania (Giessen 46ers) e una negli Stati Uniti (Austin Toros) BJ Elder è giunto a 25 anni in Italia nel 2007 dove ha giocato a Biella e Cantù. Nel 2009 Elder va in Grecia nel Panionios ON Telecoms Atene (6.6 punti di media) e poi nel 2010/11 torna in Italia per vestire la maglia di Jesi in LegaDue: 14.5 punti di media con il 43% da tre e 3.5 rimbalzi sono il suo fatturato. Nella passata stagione Elder arriva a dicembre a Veroli e gioca in media 32’ a partita con 12.8 punti (49% da due, 31% da tre, 57% ai liberi) con 3.4 rimbalzi e 1.7 assist. Al suo fianco Michael Umeh invece, atleta di nazionalità nigeriana e americana, è nato a Houston (Texas) il 18 settembre 1984. Umeh ha giocato al college a UNLV (Nevada Las Vegas), chiudendo nel 2007 la sua esperienza universitaria per trasferirsi poi nel 2009 in Europa, dove ha giocato inizialmente in Spagna con la maglia del Menorca e del Murcia nella LEB spagnola (stagione 2010/11 media di 11.2 punti con il 45% da tre e l’88% ai liberi), il campionato di seconda divisione spagnola, raggiungendo sempre la doppia cifra di media e conquistando con entrambe le formazioni la promozione nella ACB. Nel 2011/12 gioca nella ACB con la maglia del Valladolid, dove ha giocato fino a dicembre con 4.3 punti in 12 minuti di media. A dicembre il passaggio nella Bundesliga tedesca dove si mette in luce con la maglia dei New York Phantoms con 12.2 punti (51% da due, 37% da tre, 89% ai liberi) di media in 27’ di gioco. Ha indossato la maglia della nazionale nigeriana in più occasioni, vincendo la medaglia di bronzo alla Coppa d’Africa del 2011 in Madagascar con 11.7 punti di media, 2.9 rimbalzi e 2.3 assist. Per Ferentino, invece il talentuoso Del Roy James che in pre season aveva fatto sfracelli,: ala-grande USA, nato nello stato del Guyana il 4 maggio 1987 Delroy James (203 cm e 100 kg) proviene dal college Rhode Island. Lo scorso anno per lui doppia esperienza tra i professionisti. Prima nella serie A israeliana con il Bnei Hasharon (10 gare, 32.0 minuti e 16.1 punti di media) e poi nella D-League, il campionato di sviluppo americano NBA, con il Tulsa 66ers (26 partite con 8.8 punti di media in 20.1 minuti in campo). L’altro USA è stato scelto in regia: Mouhammad El Amin nato a Lansing il 17 luglio 1987: dopo aver frequentato il College a Stony Brook inizia la carriera da professionista in Europea dove lo scorso campionato ha vestito la maglia dell’Albacomp nel campionato di massima serie ungherese. In 32 partite con la maglia dell’Albacomp El Amin ha fatto registrare 17.1 punti di media (574 totali), il 55% da 2, il 32%7 da 3, e il 73.8% dalla lunetta con 3.7 rimbalzi e 3.4 assist di media. Anche per El Amin è la prima esperienza in Italia. Infine, mentre Trento ha rinunciato al comunitario (puntando suil grande colpo Garri), la FMC Ferentino ha puntato su Lawrence Ekperigin, che tra l’altro finora è stato il migliore della squadra di Gramenzi:: nato il 21 settembre a Cortlandmanor (Gran Bretagna) resciuto nel College Le Moyne (2006-2010) nella sua carriera ha già giocato in Italia con la maglia di Biella (Lega A) nel campionato 2010-2011: 3.7 punti e 3.7 rimblazi in 16’ a gara... Nell’ultima stagione è stato nel campionato spagnolo (Liga ACB) con il Gran Canaria disputando 18 gare in campionato e 8 in EuroCup.
GLI ARBITRI – Mauriuzio Pascotto, nato il 23 gennaio 1958 a Portogruaro dove risiede, 542 presenze (secondo di Legadue dopo Pasetto), di professione responsabile amministrativo; Mauro Moretti nato il 28 marzo 1973 a Foligno, risiede a Marsciano (Perugia), 85 presenze, professione preparatore atletico; Antonio Migotto, nato il 16 marzo 1976 a S.Stino (Padova dove risiede, 25 presenze, professione agente immobiliare
L’INIZIATIVA- Durante gli intervalli dei vari quarti ci saranno le esibizioni delle ragazze della ASD Ginnastica Trento, 14 ragazze tra i 9 e i 20 anni che intratterranno il pubblico presente con i propri bellissimi esercizi.
Inoltre per il progetto “Aquila Basket per il Sociale” sarà presente al PalaTrento l’APPM, Associazione Provinciale per il Minore” con i propri educatori e ragazzi che coloreranno il volto dei tifosi con i colori bianconeri, ossia i colori dell’Aquila Basket Trento.
DOVE SI GIOCA – PalaTrento, via Fersina 11, Trento