Un gruppo nuovo ma con tanti visi conosciuti, una nuova stagione con lo stesso spirito identitario di sempre: la Dolomiti Energia Trentino ha dato il “la” all’avvio della sua sesta avventura in Serie A, la quarta in EuroCup, con il raduno alla BLM Group Arena e con il primo allenamento sul parquet della sua casa.
Una lunga giornata per i giocatori della Dolomiti Energia, che in mattinata hanno svolto alcuni esami presso i poliambulatori Crosina Sartori grazie alla collaborazione dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, e che hanno poi svolto presso Tecnomed le visite mediche sportive.
Nel pomeriggio il raduno, l’incontro con i media e la presentazione di James Blackmon alla stampa: tanta curiosità, per mezzi di informazione e per i tanti tifosi accorsi al palazzetto di via Fersina per le prime “sgambate” dei bianconeri, soprattutto per i volti nuovi. Da coach Nicola Brienza al preparatore atletico Andrea Baldi, passando ovviamente anche per i giocatori che saranno protagonisti in campo.
LUIGI LONGHI (Presidente DOLOMITI ENERGIA BASKET TRENTINO): «Parto con i ringraziamenti all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e al suo direttore Paolo Bordon per la collaborazione e la disponibilità nel far svolgere nel migliore dei modi gli esami del caso ai nostri atleti. A Blackmon dico grazie per aver accettato la nostra proposta, siamo sicuri che sia un giocatore e una persona che darà il suo contributo per aiutarci a crescere e a toglierci soddisfazioni in campo e fuori».
JAMES BLACKMON JR. (Guardia DOLOMITI ENERGIA BASKET TRENTINO): «Ho scelto Trento perché penso che questa sia davvero una grande opportunità per me: per fare uno step in avanti nella mia carriera, per migliorare le cose che potevo fare meglio lo scorso anno, per provare a far vincere questo club, per creare un bell’ambiente in questo nuovo gruppo. Tutti sanno che so fare canestro e quali siano le mie qualità migliori, ma qui voglio dimostrare a me stesso e agli altri di poter avere un impatto importante anche in difesa ed è un aspetto del gioco su cui voglio mettere energie e concentrazione per migliorare. Mi ha colpito la mentalità e l’intensita di Trento, è un aspetto identitario che mi ha subito affascinato: l’emblema di questo approccio è sicuramente Aaron Craft, ma anche tutti gli altri italiani che ho affrontato due volte la scorsa stagione con la maglia di Pesaro. L’EuroCup? È una competizione che mi stimola e che ha avuto un ruolo nella mia scelta: affronteremo grandi squadre, un alto livello di competizione. Sarà bello potermi confrontare con le big del basket continentale e provare a portare avanti la squadra».