-3 a gara 1 della Finale Playoff. Mancano tre giorni alla palla a due di domenica 20 maggio alle ore 18.00 al PalaTrento, quando scatterà la serie di finale tra Bitumcalor Trento e BLS Chieti che mette in palio un posto per la LegaDue. Gara 2 sarà martedì 22 maggio alle ore 20.30 sempre al PalaTrento, mentre gara 3 ed eventuale gara 4 saranno a Chieti. La squadra bianconera lavora e suda in palestra attendendo l’inizio della sfida
Le sensazioni intorno alla squadra sono buone come ci conferma Giuseppe Della Godenza, vice allenatore della Bitumcalor Trento. “Tra la gara 2 con Napoli e l’esordio con Chieti ci sono stati dieci giorni che ci hanno permesso di staccare la spina per qualche momento e poi riprendere all’inizio della settimana con in mente in modo chiaro il nostro obiettivo. Siamo pronti: siamo nella forma delle ultime settimane e quindi possiamo essere contenti.” L’avversaria è la BLS Chieti, squadra che lo staff tecnico bianconero ha come al solito analizzato nei minimi dettagli. “Partiamo dal presupposto, piuttosto ovvio, che quando si arriva alla finale tutte le squadre sono di ottimo livello: il campionato è stato equilibrato e di conseguenza la finale sarà equilibrata, indipendentemente dai punti fatti in regular season. Chieti è una squadra che ci può assomigliare: credo che sia un ottimo gruppo, una squadra quadrata, tosta, che difende forte. Rossi ha fatto un ottimo campionato, e non a caso è il miglior rimbalzista del campionato; Raiola ha fatto la serie A e sa leggere la gara come pochi. Il gruppo degli esterni è formato da tanti tiratori e poi hanno Raschi, un top player della categoria, che è un po’ il loro “Santarossa”, nel senso che può giocare dentro e fuori, tiene collegati Raiola e Rossi. È una squadra che va preso con le molla. Abbiamo il fattore campo dalla nostra, ma non dobbiamo scordare che a Chieti hanno vinto pochissime squadre e quindi in casa loro sarà molto dura.” Ma anche il PalaTrento ora è diventato un palazzetto in cui il pubblico può essere un fattore. “Esatto. In casa nostra la differenza la deve fare il pubblico, che nell’ultima partita con Napoli è stata eccezionale. A Legnano in Coppa Italia avevamo visti i prodromi dell’affetto con cui i trentini ci stanno seguendo e ora stiamo raccogliendo i frutti. Da loro il fattore campo è importante e lo deve essere anche in casa nostra.” Ma qualcos’altro per Trento può fare la differenza. “ L’energia che noi riusciremo a mettere in campo. Perché tra il primo quarto giocato a Napoli e il terzo quarto eravamo due squadre completamente diverse. Quando mettiamo in campo energia, voglia, intensità siamo una squadra che può fare molto bene.” Ora cresce ovviamente l’attesa per la gara. “L’attesa e la voglia di iniziare a giocare aumenta di ora in ora. C’è la soddisfazione di essersi guadagnati la possibilità di fare qualcosa che era insperato ad inizio campionato, anche se ovviamente si inizia sempre sperando di ottenere il massimo. C’è quindi la voglia di voler approfittare della situazione che siamo stati bravi a crearci: direi, che abbiamo di fronte a noi un quadro che dev’essere completato, a cui vorremmo dare le ultime pennellate per farlo diventare davvero un capolavoro”.