Sul campo hanno battagliato dalle rispettive panchine provandole tutte, l'un contro l'altro armati, pur di portare a casa i due punti. In sala stampa, però, le analisi di Maurizio Buscaglia e Luca Dalmonte sono assai simili. E si basano sui freddi numeri di una gara che ha visto la Dolomiti Energia cambiare all'improvviso marcia, trovando dalla difesa e dal suo pubblico la forza di spaccare in due il match.
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach Dolomiti Energia Trentino): “Nella prima parte di gare siamo stati bravi a restare incollati a Roma anche se la partita che stava venendo fuori era più la loro che la nostra. Non in termini del punteggio, anche noi volevamo tenerlo basso, ma per il tipo di gara. Ci stava mancando, ad esempio, andare in contropiede come è nelle nostre caratteristiche. Essere rimasti a contatto quindi ha avuto grande valore. Poi è chiaro che a far girare l'incontro è stato il nostro finale di match: abbiamo alzato l'intensità difensiva, abbiamo giocato insieme in attacco impegnando la loro difesa, e abbiamo tirato con il 78% da due e il 63% da tre. Spanghero? Aveva giocato bene anche prima di oggi. Ma 20 punti, 100 per cento dal campo, raccontano una partita che si spiega da sola. Mitchell? Nell'ultimo quarto avevo bisogno del doppio play, di Sanders terminale offensivo e di un quintetto difensivo. L'andamento della gara mi stava premiando, quindi sono andato avanti”.
LUCA DALMONTE (Coach Acea Roma): “Fuori casa è impossibile vincere se si perdono 24 palloni, se il compendio tra i tiri liberi tirati dalle due squadre è 26 a 7, e se dalla panchina si ottengono solo 9 punti. A livello di possessi abbiamo perso la battaglia dei numeri, anche perché se abbiamo subito così pochi falli questo significa che non siamo stati abbastanza aggressivi. E abbiamo sofferto la superiore energia di Trento. Per vincere in trasferta serve il contributo di tutti”.
LORENZO D'ERCOLE (Capitano Acea Roma): “Per noi è stata una partita negativa, lontano da casa non si vince perdendo così tanti palloni e concedendo tanti rimbalzi d'attacco. Erano cose che ci eravamo detti prima della gara, ma non siamo riusciti a farle in campo, nonostante avessimo iniziato bene. Il nostro ultimo quarto poi a livello difensivo è stato insufficiente”.