STORIA
La squadra di pallacanestro di Oldenburg viene fondata negli anni Sessanta, ma è a partire dal 2001 che l'EWE Baskets Oldenburg entra a far parte stabilmente della nobilità del basket tedesco. E' l'anno in cui i gialloblù arrivano in Bundesliga e mettono subito le basi di un grande futuro: non è per caso che Oldenburg, otto anni più tardi nel 2009, alza al cielo la coppa del suo primo titolo tedesco, un successo ottenuto vincendo in finale contro Bonn 71-70 in una gara-5 leggendaria.
L'anno successivo è quello della storica partecipazione in Eurolega, e di fatto la prima di una lunga serie di presenze nelle migliori competizioni continentali per club: quello che inizierà per i tedeschi sarà il quinto anno in EuroCup, anche se dopo il 2015-16 (anno in cui l'EWE giocò anche contro la Dolomiti Energia Trentino di Julian Wright, Dada Pascolo e Trent Lockett) i tedeschi hanno partecipato a competizioni FIBA prima di ripresentarsi al via di una competizione ECA quest'estate.
LA STELLA - Rickey Paulding
Seguendo la pallacanestro europea non è difficile rendersi conto di quanto sia raro vedere giocatori legarsi per tante stagioni consecutive alla stessa squadra: a Trento ci siamo abituati bene, basti pensare a vere e proprie banidere come Forray e Pascolo, protagonisti in Europa dopo aver avviato la propria carriera in bianconero nelle "minors", o basti pensare al vero e proprio lusso di aver potuto contare per tante stagioni sui servigi di Gomes, Hogue o Sutton.
Beh, il caso di Rickey Paulding fa impallidire persino le 372 presenze di Toto all'Aquila Basket: l'esterno americano classe '82 si avvia infatti a disputare la sua TREDICESIMA stagione consecutiva ad Oldenburg, un matrimonio celebrato nel 2007 e che ha visto Paulding essere sempre una delle colonne portanti dei tedeschi. Lo è stato nello storico trionfo in Bundesliga nel 2009 (MVP delle Finali), lo è stato chiudendo sempre con almeno 11 punti di media e almeno 34 partite a referto in campionato in ognuna delle sue 12 stagioni in gialloblù.
IL ROSTER
A dare manforte ad uno dei 37enni più forti d'Europa sono arrivati tanti giocatori ad unire talento, atletismo, esperienza internazionale, ed un pizzico di stravaganza. Il playmaker Gerry Blakes, lo scorso anno allenato da coach Nicola Brienza a Cantù, è il perfetto mix delle qualità appena elencate: mancino imprevedibile e macchina da canestri, all'occorrenza creatore di gioco e difensore di alto livello.
Meno frizzante ma molto concreto l'ex Bayern Monaco Braydon Hobbs, tiratore mortifero che l'Aquila ha conosciuto bene in tante amichevoli contro i bavaresi; e occhio anche all'ala laureata a Yale Justin Sears, confermato dopo aver giocato appena due partite nella sua sfortunata stagione 2018-19, e al rookie da Belfort Kevin McClain che porta in Europa un potenziale infinito e grandi doti realizzative.
Poi c'è il resto dello zoccolo duro confermato, a partire dal lungo Rasid Mahalbasic, uno da 14 a partita con 6 rimbalzi e ottime percentuali al tiro.
LA SCORSA STAGIONE
Il gruppo gialloblù dovrà riuscire nell'impresa di rimanere ambizioso e vincente anche senza quello che nella scorsa stagione è stato il suo faro assoluto, il playmaker americano Will Cummings. Un nome che vi dice qualcosa? Nella stagione 2015-16 giocò le ultime quattro partite stagionali con la Dolomiti Energia Trentino: un epilogo amaro di stagione per i bianconeri, eliminati per mano di Milano nei playoff scudetto, ma che fecero subito intravedere le doti di un giocatore lo scorso anno definitivamente esploso con oltre 20 punti di media a partita e il meritato titolo di MVP della Bundesliga.
Oldenburg dopo aver chiuso al secondo posto la regular season si è dovuta inchinare all'Alba Berlino in semifinale (un secco 3-0), ma vuole provare a fare ancora meglio usando l'EuroCup come trampolino di lancio per continuare a crescere.