Nella terza giornata del girone di ritorno l’Aquila Basket perde con Ferentino e viene raggiunta in testa alla classifica da Capo d’Orlando che ha vinto in casa con Casale. La squadra bianconera ora però deve pensare subito alla prossima gara, che si giocherà in casa al PalaTrento sabato 1 febbraio alle ore 20.30 con la Credito di Romagna Forlì. Con coach Buscaglia facciamo il punto della situazione dopo la sconfitta al fotofinish con Ferentino. «La prima parte di match l'abbiamo giocata molto bene, è vero, abbiamo mosso la palla in attacco trovando ottime soluzioni; allo stesso tempo però dal linguaggio del corpo dei miei giocatori percepivo che non eravamo sul parquet con la stessa determinazione di sempre. Ci mancava l'atteggiamento giusto anche quando siamo andati avanti nel punteggio, e quell'ultimo minuto del secondo quarto è stato emblematico da questo punto di vista: abbiamo permesso a Ferentino di segnare 5-6 punti che le hanno permesso di invertire completamente l'inerzia della partita. Il nostro maggiore demerito è quello di non essere riusciti a cambiare marcia prima dei nostri avversari, dovevamo aumentare ritmo e intensità prima che lo facessero loro». L'ultimo quarto e il finale tiratissimo poi hanno tenuto col fiato sospeso i 1500 tifosi del PalaTrento: dopo il canestro del sorpasso di «Dada» Pascolo è arrivata la risposta di Bucci proprio sul suono della sirena che ha permesso a Ferentino di conquistare i due punti. «I nostri ultimi 3-4 minuti, quando la partita si è giocata punto a punto, sono stati abbastanza buoni, il problema è che eravamo troppo fermi, e da situazioni troppo statiche in attacco bastano un paio di possessi andati male (un tiro mal costruito, una palla persa) per compromettere il risultato. Poi l'episodio finale l'abbiamo gestito così così: avevamo un'idea di «chi» e «come» potesse cercare di vincere la partita, ma non siamo stati perfetti nell'esecuzione. Bucci ha segnato un tiro difficilissimo, ma sappiamo che questo è un campionato dove ci sono giocatori capaci di prendersi e segnare questo tipo di conclusioni anche sotto pressione e con la difesa schierata». Il rammarico per la bruciante sconfitta è tanto, ma la mente è già rivolta alla settimana che condurrà alla prossima partita casalinga di sabato 1 febbraio contro Forlì: «Questa è una sconfitta che può, anzi deve, farci crescere e maturare ulteriormente: è stato un match molto particolare, abbiamo ampliato il ventaglio delle nostre esperienze, del tipo di partite che stiamo vivendo quest'anno. Non sono mancati alcuni segnali comunque incoraggianti come l'aver costretto un attacco come quello di Ferentino intorno a quota 60 punti segnati, o la bella esecuzione su rimessa da fondo campo per liberare Pascolo sotto canestro nel finale. Ci sono mancati un po' di cinismo e di esperienza, ma una qualità che abbiamo sempre dimostrato di possedere è quella di essere capaci di uscire dalle sconfitte ancora più carichi e maturi. L'appuntamento con Forlì ci aiuterà a capire se anche questa volta sfrutteremo questo risultato per fare un ulteriore passo avanti nel nostro processo di crescita».