Per definire il basket come uno sport dove tendono ad affermarsi le squadre e i giocatori più bravi ad adattarsi a situazioni impreviste, caotiche e di enorme pressione psicologica, non serve scomodare casi limite come quella gara 1 delle Finali NBA del 2014 tra San Antonio e Miami, in cui alla faccia del loro nome gli Heat di Lebron James si sciolsero in un AT&T Center improvvisamente reso torrido dal guasto all'impianto di condizionamento, alzando bandiera bianca di fronte al clamoroso 14/16 dal campo realizzato nel quarto periodo dagli Spurs.
 
Né è necessario pensare alla rimonta con cui, giusto una settimana prima, Trento aveva eliminato Torino al termine di una gara5 di semifinale di LegaDue che per diversi minuti venne giocata senza il supporto del tabellone elettronico. Imprevisti e stress, nello sport della palla a spicchi, possono infatti manifestarsi in tante forme assai più comuni, quali l'uscita per falli di un giocatore di riferimento nel finale di una gara importante, un eccellente tiratore in serata no, una zona match up proposta dal nulla dal coach avversario o anche una semplice scelta di tiro da prendere in situazione di gioco rotto. 
 
 
La resilienza e la robustezza, in quanto elementi decisivi per aiutare l'atleta a tollerare lo shock e perseverare verso l'obiettivo, sono quindi importanti per determinare il successo di giocatori e squadre di basket almeno quanto atletismo e doti tecniche. Così come l'antifragilità, ossia la proprietà che consente all'atleta di migliorarsi mentre è impegnato ad adattarsi alle variabili propostegli dal caso, conta per trasformare un giovane talento in un campione di serie A almeno quanto ore e ore passate in palestra a tirare. Di questo e di tanto altro ancora parleranno Luca Sighinolfi, psicologo dello sport autore del libro "Pallacanestro antifragile", e Alessio Marchini, responsabile del settore giovanile della Dolomiti Energia Trentino, nel corso di un incontro pubblico organizzato da Trentino Basketball Academy giovedì 9 giugno alle 19.30 presso la Palestra del Centro Sportivo Manazzon ed aperto ad allenatori, giocatori o semplici appassionati della palla a spicchi provenienti da tutta la regione.
 
Laureatosi in psicologia all'Università di Padova, Sighinolfi si occupa da qualche anno di sport e performance di alto livello, con particolare attenzione alla sua passione, la pallacanestro. Disciplina su cui, dopo aver collaborato con la Nazionale sperimentale e con i settori giovanili di Olimpia Milano, Reyer Venezie e Aquila Basket Trento, ha per l'appunto scritto un libro dal titolo "Pallacanestro Antifragile" (Calzetti e Mariucci editori). Da questo studio, denso di esempi ed approcci pratici, Sighinolfi trarrà spunto per parlare, confrontandosi con l'esperienza di coach Marchini, di temi quali "il bisogno di controllo e gli errori di valutazione della performance", "le situazioni di gioco non standard e l'analisi dell'imprevisto", "le routines pre-performance opposte a comportamenti superstiziosi", e ancora "le componenti socio-culturali della performance" e le "componenti antifragili della performance".
 
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