La Dolomiti Energia Trentino si avvicina a grandi passi al primo appuntamento ufficiale della stagione, il match di mercoledì 25 settembre contro l'OriOra Pistoia (biglietti disponibili online a questo link) che riporterà un match di Serie A alla BLM Group Arena dopo la lunga estate in cui nel palazzetto trentino si è visto anche il grande basket internazionale e il cammino di preseason dei bianconeri.
I tifosi aquilotti hanno potuto vedere la nuova Aquila crescere passo dopo passo sotto la guida del nuovo coach Nicola Brienza, e hanno già avuto un assaggio del valore tecnico e carismatico dei giocatori (nuovi e confermati) che sono chiamati ad essere i protagonisti della stagione 2019-20. E l'impressione è che il talento fisico e tecnico dei bianconeri regalerà emozioni e spettacolo, magari andando anche ad aggiornare il libro dei record dei primi cinque anni di Serie A e dei primi tre di 7DAYS EuroCup.
PUNTI
La Dolomiti Energia Trentino in questi anni ha potuto contare su alcuni straordinari realizzatori nella metà campo offensiva: la miglior prestazione individuale assoluta però non è arrivata dalla letale eleganza di Shavon Shields (arrivato un paio di volte a quota 31) e nemmeno dalla detonante esuberanza di Tony Mitchell (una partita da 32 punti e una da 31 nella sua stagione da MVP a Trento). E' David Lighty il giocatore che ha saputo segnare di più in una partita con la maglia della Dolomiti Energia: 34 punti a referto nella vittoria interna contro Varese datata 18 dicembre 2016.
Il principale indiziato a toglierli il posto? James Blackmon Jr. La guarda ex Pesaro cresciuta nello Stato dell'Indiana dopo una stagione a quasi 20 punti di media nelle Marche ha dimostrato anche in queste prime settimane di avere nelle mani una potenza di fuoco realizzativa clamorosa non del tutto raccontata dalle performance in preseason nonostante i quasi 18 punti di media. Tiro da fuori, istinto del canestro, un lavoro di piedi in palleggio poetico che gli permette di essere sempre pronto a tirare (e segnare). Il suo massimo in carriera in A? 35 punti, contro Brescia.
RIMBALZI
Qui c'è perfino più traffico, al vertice: perché sono ben quattro i giocatori che con la maglia di Trento sono stati in grado di catturare 14 rimbalzi in una partita, il top nella giovane storia dei bianconeri fra Serie A e 7DAYS EuroCup. Lo ha fatto per due volte Davide Pascolo, lo ha fatto Julian Wright, ci è riuscito Josh Owens, lo ha ripetuto anche l'inarrestabile Dominique Sutton.
La coppia sotto le plance composta da Rashard Kelly e Justin Knox ha tutto per provare ad aggiornare il libro dei record: il numero 0 ha dalla sua la ferocia e il dinamismo arrivando a rimbalzo da tutte le direzioni e posizioni, Justin invece ha fisicità e fiuto come pochi altri negli anni recenti bianconeri. Con la maglia di Capo d'Orlando in A per due volte ne ha acchiappati 12, in preseason per due volte è andato sopra la doppia cifra. Non sorprendetevi se uno di questi due high-flyers supererà le vette montane raggiunte da pochissimi in passato.
ASSIST
Craft contro Craft. Lo scorso anno ha fatto 13 in EuroCup in quella pazzesca rimonta a San Pietroburgo contro lo Zenit, ma in campionato i suoi 9 potrebbero trasformarsi in una cifra nella casella assist che nessun bianconero è ancora riuscito a mettere insieme in questi cinque anni di Serie A.
Il talento offensivo e la capacità dall'arco dei compagni potrebbe aiutare il Generale dell'Ohio a crescere anche dal punto di vista degli assist, categoria in cui oltre alla bravura e alla capacità di lattura dei passatori occorre anche la precisione al tiro di chi i passaggi li riceve e prova a trasformarli in punti a referto.
TRIPLE
Se eravate al Memorial Brusinelli di quest'anno, forse vi sarete accorti che a un certo punto dentro al palazzetto di via Fersina PIOVEVANO TRIPLE. A bruciare le retine della BLM Group Arena c'era un George King scatenato che con cinque triple nel solo secondo quarto contribuiva alla fuga per la vittoria dei bianconeri nella finale contro Pesaro. Un piccolo esempio di quanto questo ragazzo, debuttante nel basket europeo, possa contribuire alla causa con la sua presenza sull'arco dei 6.75. La mano è educata (oltre 40% da tre in carriera prima al college e poi in D-League), la mentalità quella dei grandi tiratori: sempre concentrato, sempre pronto all'esecuzione.
Da battere ci sono i 7 centri dal perimetro che Devyn Marble era stato capace di mandare a segno al PalaVela di Torino in una sfortunata sconfitta di due: un bottino