“Da piccolo sognavo di diventare un giocatore professionista di football americano.” “E ora, Dominique, che cosa sogni per il tuo futuro dopo la fine della carriera da giocatore?” “L’unica cosa che mi interessa del mio futuro è il futuro dei miei tre figli: voglio che abbiano ciò che io non ho avuto da bambino, voglio che abbiano tutte le possibilità per realizzarsi. Lavorerò per questo.” Ecco uno dei tanti botta e risposta, rigorosamente in inglese, tra Dominque Sutton, decisivo nella vittoria della Dolomiti Energia Trentino contro Pesaro, e gli studenti del “Don Milani” di Rovereto: infatti, l’ala bianconera è stato ospite ieri mattina a scuola per il secondo appuntamento del progetto “Basket&life”. I 42 i ragazzi/e coinvolti delle 2 classi terze dell’Istituto Tecnico Economico, dopo una prima ora in palestra a lavorare sotto la guida dei coach bianconeri Marchini e Jakovljievic sul fondamentale della difesa potendo contare su un dimostratore di eccezione come Sutton, hanno potuto dialogare con il forte giocatore americano per un’altra ora su svariati temi legati al basket, alla scuola e alla vita in generale. Dominque Sutton, esuberante ed energetico in campo, posato e riflessivo tra i banchi di scuola, ha saputo parlare a cuore aperto con i ragazzi: il dialogo si è aperto con una frase di uno dei guru del football americano, ossia Vince Lombardi che era solito ripetere che solo “le persone che lavorano insieme vinceranno. Sia che si stia lottando contro una complessa difesa di football, o contro i problemi della società moderna”. Da questa frase è partita la riflessione di Sutton sul fatto che, così come in campo tutti devono difendere insieme per vincere, così anche a scuola tutti devono collaborare, mettendoci impegno, determinazione, concentrazione per ottenere un risultato che è sì individuale ma anche collettivo.
“La concentrazione è la cosa su cui dovete lavorare di più” ha sottolineato l’ala originaria del South Carolina “Dare il 110% in ogni momento è il segreto che fa la differenza: potete anche studiare di meno, ma quando lo fate, dovete essere concentrati al 110% e dare tutto voi stessi. Negli Stati Uniti si può accedere alle Università più importanti del Paese grazie ai propri risultati sportivi: ma una volta dentro, se non hai buoni risultati perdi le borse di studio fondamentali per ricevere una buona istruzione.” Dopo l’intervento di Sanders di tre settimane fa, anche questa volta le parole del giocatore della Dolomiti Energia Trentino hanno lasciato il segno tra i ragazzi e i docenti. Il prossimo appuntamento sarà tra due settimane, lunedì 23 novembre, quando a Rovereto arriverà Julian Wright per una bella lezione sul palleggio e sul valore dell’impegno quotidiano: perché dal basket si può imparare molto sulla vita. È questo il messaggio di “Basket&life”.